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Pdl, Polverini e Cosentino in pole per Lazio e Campania

Renata Polverini

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Ci siamo. Nel Pdl è stretta finale per le candidature alle Regionali. Nicola Cosentino attraversa il Transatlantico a passo svelto: «Sto andando a fare la campagna elettorale, ormai ogni altra ora spesa a fare altro è tempo perso». Insomma il sottosegretario all'Economia  si sente già in corsa per la Regione Campania. Anche quella sorta di veto che aleggiava sulla sua testa sembra essere venuta meno. Anche quelle forti perplessità che provenivano dall'area finiana sembrano essersi trasformate in semplici perplessità. Di sicuro Cosentino e anche Denis Verdini, il coordinatore nazionale del Pdl che più di tutti si è battuto per la sua candidatura nonostante il fatto alcuni pentiti di camorra abbiano parlato del sottosegretario e dei suoi presunti rapporti con i Casalesi. Se Cosentino si sente più che in pole position, Renata Polverini attende solo l'ufficializzazione. Due giorni fa ha incontrato il sindaco di Roma Gianni Alemanno alla sede della sua fondazione, la Nuova Italia, ed è stata accolta da un «benvenuta governatrice». Un saluto e un incontro che dovrebbe aver chiarito, almeno tra la segretaria dell'Ugl e il primo cittadino della Capitale, che quest'ultimo sostiene la seconda. Ma che non potrà essere lui ad annunciare la candidatura della Polverini per rispetto nei confronti di Silvio Berlusconi, che è anche leader della coalizione. Ieri lo stesso sindaco frena gli entusiasmi: «Non c'è ancora l'ufficializzazione. Lunedì convochiamo la consulta per Roma Capitale per affrontare questo discorso e poi ci saranno da fare alcune considerazioni anche con l'Udc prima di una eventuale ufficializzazione». «È candidata otto volte su dieci», afferma una persona vicina al sindaco che chiede l'anonimato. Ma nel Pdl regna l'entusiasmo attorno alla sempre più probabile candidata: «La fumata bianca sul prossimo candidato del Pdl alla presidenza della Regione Lazio è ormai imminente. I vertici nazionali del partito stanno per arrivare, anche grazie al coinvolgimento del gruppo dirigente locale, alla definizione di chi sarà il candidato più idoneo a rappresentare la nostra idea del Lazio che verrà», dice Alfredo Pallone, vicecoordinatore regionale del Pdl. Gli fa eco il coordinatore, Vincenzo Piso: «Quella della Polverini è un'ottima candidatura, che riesce a raccogliere consensi al di là dei partiti. Si tratta di una persona di indubbia capacità e di valore; questa candidatura indica un'apertura e un'attenzione nei confronti dei mondi che si muovono intorno alla poltica: riteniamo che sia una candidatura vincente». Resta aperta la questione Udc. La Polverini corteggia Casini che però non ha ancora ceduto. Anzi, non lo farà nemmeno a breve. I due hanno un ottimo rapporto personale, si sono anche incontrati dopo l'estate e una bozza di trattativa prevedeva che ai centristi venisse assegnata la presidenza del Consiglio regionale, Luciano Ciocchetti era il candidato. Ora tutto è in discussione perché ovviamete l'Udc aspetta di vedere quale sarà il candidato del centrosinistra. E Casini avrebbe tutto l'interesse a chiedere al Pd di mettere in pista un candidato tutto schierato a sinistra in modo da fare l'accordo avere il campo centrista aperto: in questo caso l'accordo con la Polverini a destra era perfetto. In ogni caso il leader dell'Udc non ha nessun motivo per chiudere con chiunque l'intesa domani mattina. Anzi.  

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