E Franceschini crea già la sua corrente
L'exsegretario ha riunito ieri i parlamentari e gli eurodeputati che lo hanno sostenuto nella corsa alla segreteria e, raccontano, avrebbe spiegato che non si deve tornare alle «micro-correnti» che hanno caratterizzato la vita del Pd nei primi due anni: l'area che si è raccolta intorno alla mozione, avrebbe detto, interpreta quello che è il «progetto originario» del Pd, ovvero il rimescolamento delle culture di provenienza e il pluralismo. «Area democratica», avrebbe detto l'ex segretario, sarà una componente che avrà un chiaro «profilo politico», porterà avanti «idee». Ma, avrebbe poi sottolineato, «le idee hanno bisogno di un'organizzazione», e dunque «Area democratica» si strutturerà, usando tutti gli strumenti possibili. Uno dei temi oggetto di discussione tra Franceschini, da una parte, e Marini e Fioroni dall'altra, è l'atteggiamento da tenere nei confronti della maggioranza del partito. La scelta di Franceschini di trasformare la sua mozione in una vera e propria componente, con tanto di organizzazione, dimostra che l'ex segretario intende avere un rapporto dialettico con la maggioranza, mentre Marini e Fioroni da tempo spingono per una linea che porti ad una gestione più collegiale possibile del partito.