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Marrazzo si dimette, elezioni a marzo "Lascio per i miei errori personali"

Piero Marrazzo

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Piero Marrazzo si dimette definitivamente dalla presidenza della Regione Lazio. Ieri l'ex governatore, coinvolto in uno scandalo a luci rosse, aveva fatto pervenire alla Regione Lazio il certificato medico di trenta giorni, facendo scattare l'istituto dell'impedimento temporaneo con delega dei poteri al suo vice Esterino Montino. Ma il peso di una situazione troppo stressante avrebbe indotto Marrazzo a lasciare subito.   La lettera: "Ho fatto il bene del Lazio"  -  "Le mie condizioni personali di sofferenza estrema non rendono più utile per i cittadini del Lazio la mia permanenza alla guida della Regione". E' questo il testo della lettera che Piero Marrazzo ha inviato al presidente del Consiglio regionale del Lazio, Bruno Astorre, e al vicepresidente della Giunta regionale, Esterino Montino, nella quale il governatore si dimette dalla carica di presidente della Regione. "Comunico con la presente le mie dimissioni definitive e irrevocabili - scrive Marrazzo - dalla carica di presidente. A tutti coloro che mi hanno sostenuto e a quanti mi hanno lealmente avversato voglio dire che, finchè mi è stato possibile, ho operato per il bene della comunità del Lazio. Mi auguro che al di là dei miei errori personali questo mi venga riconosciuto". Probabili le elezioni il 7 e 8 marzo - Le dimissioni saranno con ogni probabilità ratificate nella riunione di giunta regionale. Da quel momento la giunta rimarrà in carica solo per l'ordinaria amministrazione e scatteranno i novanta giorni di tempo che la Regione ha per indire le elezioni. A questi novanta giorni seguiranno i 45 giorni previsti dalla normativa per la campagna elettorale. Se si decidesse di attendere la scadenza di tutti i termini, l'ultima data utile per il rinnovo dell'esecutivo regionale del Lazio sarebbe quella del 7-8 marzo 2010. Ma nulla vieta di indire subito dopo le dimissioni di Marrazzo i comizi elettorali. Così facendo, si potrebbe andare al voto addirittura prima di Natale, ovvero domenica 6 dicembre.   "No a voto anticipato ma election day" - Il presidente del Consiglio regionale del Lazio, Bruno Astorre ha spiegato lo scenario dopo le dimissioni di Piero Marrazzo. "A oggi la normativa prevede in tutto 135 giorni, da oggi quindi si andrebbe a votare il 7 - 8 marzo. Naturalmente auspico - ha aggiunto Astorre - che il governo accorpi le elezioni al 28-29 marzo (quando ci saranno le comunali e provinciali) per evitare che vengano spesi decine di milioni di euro inutilmente e per evitare che le scuole restino chiuse per un mese". Sulla possibilità di anticipare il voto: "A gennaio non ci saranno elezioni".  

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