Lazio, "effetto Marrazzo" sulle primarie Mazzoli in testa in tutte le province
Dalle prime elaborazioni fatte sui dati relativi al voto delle primarie del Partito democratico il candidato alla segreteria regionale del Lazio per la mozione Bersani, Alessandro Mazzoli, è in testa in tutte le province della Regione. Lazio, Mazzoli in testa - Le proiezioni elaborate sulla basa dei risultati definitivi dello spoglio acquisiti nel corso della notte vedono Mazzoli al 47-48% mentre il candidato della mozione Franceschini, Roberto Morassut, si attesterebbe attorno al 34-35%. Più marcato il distacco tra Mazzoli e gli altri due candidati. Per la mozione Marino correva Ileana Argentin, nella capitale, dove il presidente della Provincia di Viterbo staccherebbe Morassut di circa il 17-18%. Nella capitale anche la mozione Marino sembra aver ottenuto risultati significativi. Affluenza in calo - Dal punto di vista dell'affluenza nella regione si è verivicato quello che era stato denominato "effetto Marrazzo". Infatti è difficile non sospettare che davanti al calo tendenziale che sfiora il 20% dell'affluenza alle urne romane e laziali alle primarie del Pd non pesino le vicende legate allo scandalo di sesso, droga e ricatti che ha costretto all'autosospensione, e presto alle dimissioni, il presidente della Regione. Le cifre mostrano un calo di affluenza rispetto a due anni fa. Roma, le periferie "disertano" il voto - Il calo sarebbe più sentito a Roma città (con circa 120mila votanti contro i circa 180mila del dato finale del 2007) dove, ricorda qualcuno, è storicamente "più forte il voto d'opinione". In particolare a disertare di più le urne sarebbero state le periferie oltre il Grande raccordo anulare. Più stabile invece il dato nell'hinterland romano (circa 50 mila voti), così come le altre quattro province: Viterbo e Frosinone, a circa un'ora dalla chiusura dei seggi, si attestavano attorno ai 16mila voti; 13mila il dato di Latina, circa 6mila a Rieti. "Nessun effetto Marrazzo" - Per il responsabile della commissione nazionale per le primarie, Maurizio Migliavacca, rispondendo in conferenza stampa alla sede del Partito Democratico alle domande dei giornalisti sui primi dati riguardanti l'affluenza delle primarie per l'elezione del segretario del partito, non si sarebbe stato "nessun effetto Marrazzo". "Lazio, Emilia Romagna e Lombardia - ha spiegato - sono le regioni italiane che hanno votato di più".