Bossi: "Sì a Tremonti vice premier" Il Pdl: coniugare rigore e sviluppo
Il segretario della Lega Nord Umberto Bossi che è anche ministro per le Riforme dà il suo "via libera" alla nomina di Giulio Tremonti a vicepremier. «Sì, da ministro dico che questo potrebbe stabilizzare la situazione. Giulio garanzia contro gli spendaccioni - Lui dal punto di vista economico è un ottimo ministro e ha tutti i contatti in Europa», ha detto Bossi rispondendo ad una domanda sulla nomina di Tremonti a vicepremier a margine di una visita al supermercato a Barlassina, in provincia di Monza. «Tremonti è una garanzia perchè frena gli spendaccioni che ci sono nel Governo», ha detto il ministro per le Riforme. Senza di lui, ha continuato Bossi, «c'è il rischio di dover aumentare le tasse per decreto». Ad Arcore nessun problema - Bossi ha poi detto di non temere il fatto che possano emergere problemi tra Berlusconi e i tre coordinatori nazionali del Pdl Verdini, Bondi e La Russa durante il vertice di stamani a villa San Martino, la residenza di Arcore del premier. «Con Berlusconi e Fini abbiamo un ottimo rapporto - concluso Bossi - non temiamo che ci siano destabilizzazioni, noi ci stabilizziamo da soli, Berlusconi non è mica cretino». "Non vi aspettate cose drammatiche" - Abbiamo discusso di politica economica e parlato del partito, di regionali e del governo". Ignazio La Russa getta acqua sul fuoco parlando con i cronisti al termine del vertice ad Arcore tra Silvio Berlusconi e i coordinatori Pdl che segue quello con Tremonti, Bossi e Calderoli di sabato scorso. Il ministro della Difesa esclude che siano stati oggetto della riunione il ruolo, ed il "peso", del titolare dell'Economia. Agli atti c'è la nota al termine del vertice tra Berlusconi e i tre coordinatori Pdl: "Nel corso dell'incontro con il presidente del Consiglio è stata espressa piena condivisione della politica economica del governo", si legge nella nota congiunta di Sandro Bondi, Denis Verdini e Ignazio La Russa. Far convivere rigore e sviluppo - "In particolare - puntualizza il documento - si è concordato sulla necessità espressa dal presidente Silvio Berlusconi di coniugare e di contemperare due esigenze altrettanto valide, soprattutto nel momento in cui si intravedono alcuni segnali di miglioramento della crisi economica, e cioè l'esigenza inderogabile del rigore, da tutti condivisa, e quella della ripresa dello sviluppo economico". "Tutto ciò - conclude il documento - in coerenza con gli impegni programmatici assunti da questo governo e dalla maggioranza che lo sostiene di fronte agli elettori".