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Primarie, il Pd sceglie il segretario

Il voto delle primarie del Pd

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Soddisfatti per la grande affluenza, in attesa dell'esito. E' questo lo stato d'animo dei tre candidati alla segreteria del Pd che oggi affrontano la prova delle primarie: Dario Franceschini, Pier Luigi Bersani e Ignazio Marino. I seggi si chiudono alle 20, subito comincerà lo spoglio delle schede per l'elezione del leader nazionale. Un dato c'è già e, insieme alle immagini delle file ai seggi, ha fatto diffondere il buon umore all'interno del partito: alle 11.30 avevano infatti votato 876.570 i cittadini.   Franceschini: grande prova di democrazia - Il segretario uscente, Dario Franceschini, questa mattina si è recato a Castellamare di Stabia per segnalare l'impegno del partito nella lotta alla criminalità organizzata, poi nel pomeriggio ha votato a Roma nel seggio di piazza del Popolo. "Oggi - ha detto - è una gran bella giornata, una prova straordinaria di democrazia e partecipazione per il Pd e per l'opposizione, chiunque vinca tra di noi". Bersani: c'è buon umore - Pier Luigi Bersani ha invece votato in mattinata a Piacenza. "Se vedete in giro - ha detto - la nostra gente è di buon umore, perché con tutte le difficoltà e i problemi di questo percorso congressuale, con i suoi barocchismi e le lunghezze, ha risvegliato la nostra gente".   Marino: è una gara vera - Soddisfazione ha espresso anche Ignazio Marino. "Il voto di oggi - ha spiegato - è un importante segno di democrazia partecipata. Il Pd è l'unico partito nel continente europeo che ha un percorso che consente a elettori, simpatizzanti e militanti di scegliere la segreteria nazionale. E rispetto alle precedenti votazioni oggi noi non sappiamo chi sarà il segretario. Questo è uno straordinario segno di una gara vera"  

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