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Natalie contro Brenda Il video divide i trans

Il transessuale Brenda trovato morto nel suo monolocale

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Un trans coinvolge, l'altro smentisce. S'ingarbuglia il giallo Marrazzo che finora ha portato in galera quattro carabinieri della Compagnia Trionfale di Roma per rapina ed estorsione legati a un presunto ricatto al presidente della Regione Lazio. Le versioni fornite ieri dai due omesex ai militari del Ros, infatti, non coinciderebbero, i due non racconterebbero la stessa storia. La prima, Natalie, la bionda brasiliana procace, ieri pomeriggio è tornata a via Gradoli 96, zona Cassia, nell'appartamento a luci rosse dove potrebbe essere stato girato con un telefonino il video di tre minuti col presidente che si dispera e la cocaina sul tavolo. Ha tirato in ballo la sua amica, Brenda, la nera corvina col seno tirato al massimo gonfiore che vive qualche isolato più in là, in via Due Ponti, sempre in zona Cassia. Natalie sosterrebbe che il giorno del festino e del filmino Brenda era presente nell'appartamento di via Gradoli. La nera invece nega. «Nooo, io non c'ero - risponde frettolosa mentre scende le scale di casa insieme col suo compagno, anche lui sudamericano». E snocciola altri due no: «Non ho mai conosciuto i quattro carabinieri arrestati e non sono mai stata con Marrazzo». Quando però sente che Natalie avrebbe riferito ai carabinieri che lei sarebbe nel video, allora sgrana gli occhi e parla di corsa: «No, no, no, nessun video. Io conoscevo solo Rino (Gianguarino Cafasso, il pregiudicato romano morto a settembre per un malore dopo aver tentato in estate di piazzare il video-scandalo a fotografi e giornali). Il compagno di Brenda, però, parla un po' di più: dice che il presidente della Regione a volte lo ha visto a bordo di una Smart e di una Porsche grigia. E poi quando è da solo, col sorriso sulle labbra e l'aria sardonica e maliziosa, dà un colpo di artiglio: «Perché Natalie ha coinvolto Brenda? Perché lei non rubava a Marrazzo e lui la pagava di più». La nera di Due Ponti è un tipo che va forte nel suo ambiente. Dice di battere all'Acqua Acetosa, zona frequentata da quasi tutti i trans che abitano sulla Cassia. Dice pure di non aver mai visto il presidente Marrazzo cercare tra gli omosex in strada. Sui rapporti tra Brenda e il governatore, però, circola anche dell'altro. Luciano, anche lui inquilino del residence a Due Ponti, ha una sessantina d'anni, capelli bianchi corti e occhi chiari e vispi. Racconta di aver ospitato Brenda in casa sua, e di aver saputo da lei un'altra verità: «È stata proprio lei a dirmi che due anni fa è stata con Piero Marrazzo». Vero? Adesso sulle frequentazioni trans del presidente si dice di tutto. Un'altra brasiliana, Silvia, è arrivata al romanzo: «L'ho ricordato nel mio libro tra gli amanti importanti avuti nel corso della mia vita».  

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