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«No a condizionamenti sulle prossime elezioni»

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«Sualmeno due cose ha ragione il presidente Marrazzo: la prima è che farà bene a tacere e a far parlare i suoi legali e la seconda è che la vicenda di cui è stato vittima ha caratteristiche sconcertanti - ha commentato il senatore Pdl, Andrea Augello - mentre non sono affatto interessato a scoprire come il cittadino Piero Marrazzo trascorra le sue serate, in compagnia di chi e assecondando quali preferenze sessuali, mi interessa molto di più conoscere il senso delle dichiarazioni del presidente Piero Marrazzo quando afferma che questo tentativo di estorsione è frutto di un imbarbarimento della lotta politica. Se davvero questa brutta storia risale alla scorsa estate, come mai viene fuori solo oggi, per quale ragione viene diffusa con una così straordinaria dovizia di dettagli, mentre finora nulla era trapelato? E in quale misura esiste una correlazione tra la gestione di questa informazione e le prossime scadenze politiche, a partire dalle imminenti primarie del Pd fino alle regionali del 2010? Quel che è certo - conclude Augello - è che l'intera classe politica romana e laziale deve mobilitarsi per impedire che questo episodio condizioni le prossime elezioni amministrative». Di svilimento della politica parla il vice presidente del Consiglio regionale del Pdl, Bruno Prestagiovanni: «Non voglio entrare nel merito di una vicenda in cui la magistratura dovrà fare chiarezza, però ritengo giusto esprimere solidarietà all'uomo Piero Marrazzo come a tutti coloro che rimangono vittime di ricatti ed estorsioni - commenta Prestagiovanni - È con vivo sgomento che registro questo ennesimo atto che sancisce lo svilimento della politica attuale, che colpisce gli uomini nella loro sfera privata». A parlare di «doppiopesismo», l'ex capogruppo regionale di Fi, Alfredo Pallone: «Nel ribadire la mia solidarietà politica e umana al Presidente Marrazzo, non posso fare a meno di notare come anche in questa occasione alcuni personaggi della sinistra abbiano commentato quanto accaduto con il solito doppiopesismo. In base a questo atteggiamento bifronte se la vittima è qualcuno dello schieramento avverso e magari certi fatti accadono in concomitanza con scadenze elettorali allora si parla di teorema e di attacco alla magistratura, viceversa quando accade ad uno dei loro si parla di strane coincidenze e cattivi presagi». Di «confusione tra pubblico e privato che non fa bene al paese» parla il capogruppo alla Pisana di Fi, Fabio Armeni: «È veramente ora di finirla con questi agguati. Sbattere sulle prime pagine dei giornali persone, prima ancora che politici, non è dignitoso per un paese che si reputa democratico e garantista. La confusione tra vita privata e attività pubblica, che è stata innescata da certa politica, non fa bene a nessuno».

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