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La Lonardo chiede più tempo per difendersi

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Questaè l'ora in cui il presidente del Consiglio Regionale della Campania Sandra Lonardo Mastella, accompagnata dal suo avvocato Saverino Nappi, ha fatto ingresso ieri in Procura a Napoli (nella foto). E lì, dopo aver fatto aprire il verbale, ha chiesto più tempo per esaminare le carte e poter così spiegare puntualmente le condotte che le vengono contestate. Il tutto in venti minuti per poi andarsene driblando i cronisti che assediano il Tribunale. Intanto, da quanto scritto dal gip Anna Laura Alfano nell'ordinanza dell'inchiesta Arpac dedicata alle esigenze cautelari, emerge che il presidente del consiglio regionale della Campania Sandra Lonardo «è consapevolmente inserita in un sistema illecito di cui è promotrice, finalizzato al controllo delle cariche e dei posti di rilievo nella Regione Campania». Secondo il giudice la Lonardo «utilizza strumentalmente il potere del partito cui appartiene e la carica ricoperta». A proposito poi della presunta concussione ai danni di un dirigente sanitario, tale episodio, ad avviso del giudice, «dimostra che la Lonardo ha partecipato all'associazione determinando un sistema nel quale la funzione pubblica rivestita viene strumentalizzata al fine di acquisire e amministrare il consenso elettorale e clientelare». Il gip ha sottolineato infine che le esigenze cautelari «possono essere adeguatamente soddisfatte con il divieto di dimora nella regione Campania e province limitrofe, unica di allontanare l'indagata dal contesto nel quale sono maturati i fatti, inibendo l'espletamento delle pubbliche funzioni assolte».

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