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Giustizia: il Pdl apre all'opposizione "Facciamo la riforma insieme"

Il ministro della giustizia Angelino Alfano

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«Il Pdl, proprio in forza del mandato elettorale ricevuto, deve assumersi la responsabilità di una incisiva iniziativa politica diretta a riaprire il confronto con tutte le forze politiche per contribuire a presentare al Parlamento un progetto, ove possibile, condiviso». Si legge in una nota diffusa dalla Consulta giustizia del Pdl in cui si invitano «tutte le forze politiche a partecipare a un incontro presso i gruppi parlamentari, sala Colletti, il prossimo 4 novembre alle ore 19». Nel documento della Consulta giustizia del Pdl si richiama all'esperienza della bicamerale: «L'esperienza della bicamerale, il cui testo, fra l'altro, potrebbe offrire pregevoli indicazioni di lavoro comune, pur convenendo che quell' organismo verosimilmente non era il più adatto per addivenire in tempi ragionevoli ad un risultato utile, indica un metodo di assoluto valore».   «Il tema della giustizia - prosegue il documento - continua ad essere argomento centrale della discussione e del confronto politico. Ancora una volta forti polemiche in ordine a singoli accadimenti rischiano di porre in secondo piano le vere problematiche della giustizia e paralizzare le riforme». «La situazione generale non consente di permanere in un immobilismo che non potrebbe che creare intollerabili ricadute negative sul sistema Paese -sottolineano dalla Consulta giustizia del Pdl - In questo inizio di legislatura si deve dare atto al governo e alla maggioranza che pur dovendo operare in una situazione di straordinaria difficoltà, correlata alla grande crisi economica, sono stati in grado di porre in essere dei provvedimenti legislativi di grande pregio ed efficacia». «Si ricordino fra i molti - prosegue il documento del Pdl - quelli di contrasto alla criminalità, in particolare nei confronti di quella organizzata, e la legge di riforma del processo civile. Ma oltre alle iniziative già avviate e in corso di esame, tra le quali quelle sul processo penale e quelle in tema di intercettazioni, appare indispensabile, così come previsto dal programma elettorale, votato dalla maggioranza degli elettori, proseguire nelle riforme costituzionali».   «La complessità e la delicatezza del tema è ovvia. - proseguono dal Pdl - Altrettanto ovvia è la sua straordinaria importanza nella vita del paese. Il Pdl proprio in forza del mandato elettorale ricevuto, deve assumersi la responsabilità di una incisiva iniziativa politica diretta a riaprire il confronto con tutte le forze politiche per contribuire a presentare al Parlamento un progetto, ove possibile, condiviso. L'esperienza della bicamerale, il cui testo, fra l'altro, potrebbe offrire pregevoli indicazioni di lavoro comune, pur convenendo che quell' organismo verosimilmente non era il più adatto per addivenire in tempi ragionevoli ad un risultato utile, indica un metodo di assoluto valore». «La Consulta - continua il documento - invita quindi tutte le forze politiche a partecipare a un incontro presso i gruppi parlamentari, sala Colletti, il prossimo 4 novembre alle ore 19 per concordare tempi e modi di attuazione di tale proposta, tenendo conto comunque che sarà opportuno allargare successivamente la partecipazione agli incontri alla magistratura e alla avvocatura che potranno offrire, come di consueto, un valido ed efficace contributo». «La Consulta - conclude il documento - ritiene che ove vi sia la effettiva volontà politica di individuare linee comuni sarà possibile elaborare un testo compiuto in tempi assai brevi e che comunque si potrà anche avviare un proficuo confronto sulle leggi ordinarie. La Consulta invita il governo a voler attendere la conclusione di tali lavori prima di voler eventualmente presentare un proprio testo di riforma costituzionale».

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