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D'Alema, il Democratico più «fannullone» del Parlamento

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LucianoMarescalco Quattrocentonovantanovesimo in classifica, come un obeso alla maratona di New York. Il 58% di assenze, come un fantasma perso nei Palazzi della politica. Un tasso di "ribellione" dell'1,58%, come una pecorella smarrita che segue rassegnata il gregge a testa bassa. Il ritratto è quello del deputato Dario Franceschini - uno dei tre sfidanti alla poltrona di futuro leader Pd - disegnato sulla base di una classifica di rendimento che ricorda molto da vicino quelle del "fantacalcio" e che regala grandi sorprese anche sugli altri due candidati alla leadership dei Democratici. Pierluigi Bersani, per esempio, è riuscito a fare peggio di Franceschini nella classifica di rendimento politico, frutto di un'analisi della quantità e della qualità degli atti parlamentari, tra ddl presentati, interventi in aula e commissione e interrogazioni: l'ex ministro è 512° in classifica su 630 deputati, con un tasso di assenze in aula superiore al 68% e un livello di "autonomia" decisionale rispetto alle indicazioni del partito pari a quello del suo più temibile rivale. Statistiche impietose, quelle redatte dal progetto "Openpolis", un'associazione che si dichiara indipendente, apartitica, aconfessionale e senza scopo di lucro e che sul web monitora l'attività parlamentare. Ma se è vero che le Primarie si esclusivamente sui numeri, qualcosa vorrà pur dire se il meno accreditato dai pronostici, Ignazio Marino, nella sfida a distanza con i concorrenti finisce per fare un figurone. Tra i 315 senatori lui occupa il 102esimo posto in classifica per attività svolta, fa registrare un livello di assenze pari al 32,19% e un livello di "ribellione" ai comandamenti del suo gruppo parlamentari del 4,41%: numeri che gli consegnano a tutti gli effetti il titolo di "tigrotto" di Palazzo Madama. Una classifica faziosa? Se anche lo fosse, si tratterebbe di fuoco amico, visto che l'associazione è considerata vicina ai radicali, a tutti gli effetti parte integrante del Pd. Anche Giovanna Melandri non se la passa benissimo nel pagellone del progetto "Openpolis": è solo 550esima nella classifica di rendimento. Del resto, l'ex ministro dei Beni Culturali, segnalatasi per la clamorosa assenza nella votazione sullo scudo fiscale, anche come media di presenze sul terreno di gioco di Montecitorio fa registrare una media di una presenza su due. Meglio, molto meglio di lei, la giovane Pina Picierno, che si attesta a metà classifica con un profilo da stakanovista di Montecitorio, così come la consorte di Antonio Bassolino, Annamaria Carloni, che è tra i primi sessanta senatori per attività svolta e si segnala anche per una naturale propensione all'autonomia di pensiero, visto che il suo tasso di "ribellione" alle consegne del gruppo, nei voti in aula, sfiora il 3%. Ma tra i più "indisciplinati" tra i Democratici c'è anche un delfino di Romano Prodi, il suo ex portavoce Silvio Sircana, a dimostrazione di come i sabotatori, nel Pd, si muovano sempre con una logica politica ben precisa. In questo caso, forse, il prodiano di turno combatte segretamente la sua battaglia contro l'asse Veltroni-Franceschini a suon di piccoli dissensi. La sorpresa finale è però un'altra: all'ultimo posto, tra i Democratici, c'è Massimo D'Alema. Fanalino di coda nella classifica dei parlamentari più attivi. Se Togliatti era definito il Migliore, lui, secondo il "Fantaparlamento", può a tutti gli effetti essere definito il Peggiore.

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