Berlusconi, minacce su Facebook Indaga la Procura di Roma
Minacce gravi. Questa l'ipotesi di reato del fascicolo aperto dalla Procura di Roma e che si riferisce ad un gruppo aperto su Facebook che si intitola «Uccidiamo Berlusconi». Il fascicolo è stato aperto dal procuratore Giovanni Ferrara e dall'aggiunto Nello Rossi, che coordina il gruppo 'Reati criminalità informaticà, e dal pm Andrea De Gasperis. Dopo l'analisi del testo del gruppo comparso sul social network non è escluso che la Procura possa prendere in considerazione anche il reato di istigazione a delinquere. Non si esclude, inoltre, l'adozione di misure cautelari ossia l'oscuramento, tramite l'intervento della polizia postale, del gruppo apparso su Facebook. Il gruppo «Uccidiamo Berlusconi», nato nel settembre del 2008, conterebbe circa 12 mila iscritti, l'amministratore del gruppo stesso scrive che: «oggi in data 12 ottobre 2009 prendo la direzione del gruppo abbandonato dalla precedente amministrazione e non potendone cambiare il nome dichiaro questo un gruppo di affermazioni bizzarre. Personalmente non voglio uccidere nessuno, non voglio incitare nessuno a violare la legge». Il gruppo sul social network prenderebbe spunto dal film Shooting Silvio in cui il protagonista è un giovane scrittore che per decidere di realizzare il libro che ha in mente intende uccidere il premier.