Lazio, caccia al candidato
Fino a un paio di settimane fa la segretaria dell'Ugl Renata Polverini sembrava destinata a sfidare Piero Marrazzo alle Regionali della prossima primavera. Sembrava. Perché nel Pdl la partita si è improvvisamente riaperta. In campo torna l'imprenditrice Luisa Todini, già europarlamentare di Forza Italia. La vuole il premier Silvio Berlusconi, che le avrebbe dato una mano a vendere l'azienda di famiglia. La holding presieduta dalla Todini era sul mercato già da tempo ma la trattativa con il gruppo di costruzioni Salini non era mai davvero decollata. Nel frattempo alcuni esponenti di Forza Italia hanno cominciato ad accarezzare l'idea che l'imprenditrice potesse tornare in politica, tentando di strappare il Lazio al centrosinistra. «Ma la mia azienda lavora con gli appalti pubblici, non posso candidarmi finché ne resto alla guida» ha precisato spesso la Todini. Poi ha incontrato due volte Berlusconi e pochi giorni fa è arrivata l'intesa con Salini. Ora, con le mani libere, potrebbe portare la bandiera del Pdl alle prossime elezioni regionali nel Lazio. Sempre che Berlusconi non raggiunga un accordo diverso con il presidente della Camera Gianfranco Fini. La candidata sostenuta dall'ex leader di An è la sindacalista Polverini. Non ha mai avuto una tessera di partito e in questi anni nell'Ugl ha fatto tutto quello che poteva fare. Si trova, insomma, a un punto di svolta. Quando si dice «l'uomo giusto». Ma non è così facile, perché la strada dentro l'area ex An è ricca di «ostacoli». Il primo si chiama Andrea Augello. Il senatore del Pdl, ed ex assessore al Bilancio della giunta Storace, è «spinto» dallo stesso presidente della Camera e anche dal sindaco di Roma Gianni Alemanno. Ma come la mettiamo con l'ala che fa riferimento al capogruppo al Senato Maurizio Gasparri? Lui e il ministro della Gioventù Giorgia Meloni sono stati chiari: il loro candidato è il deputato Fabio Rampelli. Dunque Renata Polverini potrebbe essere il compromesso. Ma i compromessi si raggiungono dopo lunghe trattative. E ancora c'è tempo per confrontarsi. Ieri il sindaco Alemanno ha spiegato: «Il discorso è ancora aperto, ci sono candidature di Alleanza Nazionale, come quella di Augello, di Rampelli, ci sono candidature lanciate da Forza Italia come quella della Todini. Quella della Polverini è una candidatura della società civile». A tanti è suonato come una mezza bocciatura della sindacalista anche se i fedelissimi del sindaco di Roma si sono affrettati a smentire. E se il sottosegretario ai Beni culturali Francesco Giro riconferma la sua predilezione per la segretaria dell'Ugl - «potenzialmente vincente» dice - il confronto è aperto. L'ultimo sondaggio dell'istituto Crespi per Omniroma promuove la Meloni (+6% su Marrazzo) e la Polverini (+2%) mentre frena la Todini (-10%). Ma i numeri lasciano il tempo che trovano visto che bisognerà fare i conti anche con l'Udc.