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Maroni all'erta. Nuove disposizioni sulla vendita di esplosivi «Dal kamikaze frasi sulle nostre missioni»

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Perché,dice il ministro dell'Interno Roberto Maroni al termine del Comitato nazionale per l'ordine e la sicurezza convocato d'urgenza dopo la bomba alla caserma Santa Barbara di Milano, «si tratterebbe di persone che compiono azioni autonomamente, ispirandosi a un progetto di tipo jihadista». Persone che «potrebbero essere tante e difficilmente controllabili». Eccolo, il vero problema: l'impossibilità di conoscere tutti quei cittadini, stranieri e non, che per dieci anni rimangono nell'anonimato e un bel giorno decidono di trasformarsi in terroristi. Resta, dunque, il nodo di come affrontare quelli che i servizi segreti definiscono «lone terrorist», il terrorista solitario. «C'è un monitoraggio molto alto sulle organizzazioni che fanno capo ad al Qaida - sostiene Maroni - e da ora ci sarà anche attenzione alle situazioni di piccoli gruppi o singoli slegati da organizzazioni strutturate». Un fenomeno quest'ultimo «nuovo e preoccupante che va seguito con molta attenzione» e che richiede lo sviluppo di «strumenti di investigazione diversi da quelli utilizzati finora». Resta il fatto che con i mezzi attuali «è difficile scoprire qualcuno che è da 10 anni in Italia, ha tutto in regola e non ha mai mostrato particolare inclinazione verso temi jihadisti». Un quadro che invece era molto chiaro al «kamikaze» Game che, secondo le prime risultanze investigative, stava pensando da tempo al piano per farsi saltare davanti alla caserma Santa Barbara. Aveva acquistato una settimana fa il nitrato d'ammonio, conservando lo scontrino, ed era determinato a morire per fare male a più persone possibile. E quando l'hanno caricato sull'ambulanza con le mani e il volto sfigurato dall'esplosione, ha fatto riferimento alle missioni italiane all'estero. «Voleva dare un segnale» ha detto Maroni, aggiungendo che «se fossero esplosi tutti e cinque i chili di esplosivo, sarebbe certamente morto, così come anche il militare che gli stava di fronte e i danni sarebbero stati enormi. Per fortuna il materiale utilizzato non era idoneo». Ed è proprio sulle sostanze che consentono a chiunque di costruire un ordigno artigianale dopo aver scaricato i manuali di fabbricazione da internet, che si cercherà di intervenire, disponendone un maggiore controllo sulla vendita. Nell'attentato di lunedì è stato usato nitrato d'ammonio, prodotto molto comune in agricoltura. I tre ne hanno acquistati 120 chili, una «quantità modesta se si considera il tipo di utilizzo in campo agricolo» ma sufficiente a uccidere se usata per confezionare bombe. L'obiettivo del ministro è dunque quello di «regolarizzarne la vendita» dopo un'attenta valutazione.

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