"Io, il più perseguitato della storia"
«Io sono l'uomo più perseguitato della storia ma sono sempre stato assolto». A sottolinearlo è stato il premier Silvio Berlusconi rispondendo ad alcune domande sul Lodo Alfano in una conferenza stampa a Palazzo Chigi al termine del Consiglio dei ministri. «Sono in assoluto - insiste- il maggior perseguitato dalla magistratura di tutta la storia di tutte le epoche del mondo». Sempre assolto - Berlusconi è un fiume in piena: «La situazione la conosciamo bene. Sono stato perseguitato da una fila incredibile di interventi della magistratura. Ben 106 procedimenti mi sono stati gettati addosso. Sono sempre stato assolto. Due volte, mi sembra, ho goduto della prescrizione, che non è assolutamente una condanna. I teoremi accusatori sono caduti. Sono in assoluto il maggior perseguitato dalla magistratura nella storia degli uomini di tutto il mondo, perchè ho subito più di 2500 udienze», denuncia il premier. Il lapsus: giudici per avvocati - «Per fortuna -dice il Cavaliere- avendo lavorato bene nel passato e avendo messo da parte un patrimonio importante, ho potuto spendere più di 200 milioni di euro per consulenti e giudici...». Subito, di fronte al brusio in sala, il ministro Renato Brunetta lo corregge: «per gli avvocati!». Berlusconi sorride e ribatte: «Certo, gli avvocati». Poi continua il suo intervento: «Naturalmente, la persecuzione continua, ma non sono affatto impensierito». I processi che ora riprenderanno, dice, «avranno l'effetto di sottrarre qualche tempo» al lavoro per il Paese, «ma sono un'autentica farsa. Andrò in televisione e gli italiani potranno capire che il presidente del Consiglio fa da argine a questa sinistra», che utilizza la giustizia come «arma per sovvertire il voto elettorale». Napolitano, protagonista della sinistra - Berlusconi torna a parlare della posizione del Colle sul Lodo Alfano: «Non dobbiamo essere ipocriti. Guardiamo le cose per come sono. Io sono di destra, Napolitano è stato un protagonista della storia della sinistra. Non credo che si offenda, ma è così. La Corte Costituzionale è un organo politico. Ci sono altri esempi come in Francia di coabitazione. Avremo una coabitazione - conclude - che io immagino leale, come deve essere in una democrazia».