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Governare più e meglio di prima

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Punto primo: i giudizi delle Corti Supreme di tutto il mondo sono giudizi politici, nel senso più alto e vero del termine. Chi lo nega è ignorante o ipocrita. Punto secondo: comunque quelle decisioni vanno rispettate ed accettate, poiché la democrazia funziona così. Punto terzo: deve essere chiaro a tutti che solo il voto degli italiani legittima qualcuno a governare, onde evitare che i soliti noti si inventino, come la sinistra ha già fatto due volte negli ultimi quindici anni, governi diversi da quelli indicati dagli elettori. Punto quarto: qualunque persona di accettabile onestà intellettuale capisce che nei confronti di Berlusconi è in atto da quindici anni una offensiva giudiziaria senza precedenti, di quelle che un giorno andranno studiate in sede storica come esempio di impressionante distorsione di un sistema giudiziario. Chiariti questi punti, la maggioranza di governo ha una strada davanti ampiamente percorribile, quella di un vasto programma di riforme da attuare subito con ritrovato impegno parlamentare. Gli italiani questo chiedono e meritano. Altro che «lodi».  

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