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Affitti bassi per i giovani e bonus per i neonati Ecco le prime sfide

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«Igiovani - si legge nel dossier - guadagnano sempre meno rispetto alle generazioni più anziane. Mentre alla fine degli anni '80 il differenziale retributivo era meno del 20%, nel 2004 secondo i dati di Bankitalia il gap è arrivato al 35%. Un divario che risulta più pronunciato per i giovani laureati». Una differenza che «non viene recuperata nel tempo ma rispecchia percorsi di carriera rallentati e svalorizzati rispetto al passato». L'unica «eccezione è - sottolinea lo studio - per chi può capitalizzare non solo sulla propria laurea ma su quella del padre. È per questo che in Italia si trasmettono di generazione in generazione le professioni. Il 44% degli architetti è figlio di architetti, il 42% di laureati in giurisprudenza è figlio di laureati nel settore, il 40% dei farmacisti è figlio di farmacisti e così via innescando una spirale negativa che aumenta l'immobilismo sociale». Italia Futura mette in campo alcuni rimedi: la creazione di un «fondo opportunità»(un conto intestato al bambino che viene acceso con una somma versata alla nascita di circa mille euro); l'introduzione degli «affitti di emancipazione» che puntano a sostenere i giovani nel percorso di autonomia; infine, l'introduzione di un 'pacchetto giovani famiglie».

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