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Il giudice figlio di un comunista

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Èlui ad aver firmato le 140 pagine del Lodo Mondadori, condannando Fininvest, e quindi la famiglia Berlusconi, a pagare a Carlo De Benedetti 750 milioni di euro. Ma chi è il giudice Mesiano? Di origine calabrese, esattamente di Reggio calabria. E fin qui nulla di strano. Suo padre, Pasquale Mesiano è stato un importante esponente del Pci: fu pure candidato alla Camera negli anni '50, senza riuscire ad essere eletto. 57 anni il 22 agosto scorso, ha studiato al liceo classico e si è laureato in Giurisprudenza all'Università di Messina. Non è sposato. Ha iniziato l'attività al Tribunale di Brescia. Successivamente è stato trasferito a La Spezia. Quindi è approdato a Reggio, dove per tanti anni ha operato in Corte d'appello nel settore penale. Da Reggio al Tribunale di Milano. Il caso Mondadori è stato l'ultimo da giudice monocratico. Da due mesi, infatti, opera nella Corte d'appello della stessa città meneghina. Chi lo conosce lo descrive come una persona dotta, grande studioso, con una grande passione per le lingue straniere. Non solo. Pare sia anche molto legato alla Germania, paese dove si reca spesso. Così come spesso, raccontano, si fa vedere a Reggio Calabria, dove ha ancora amici e parenti. Il tutto sempre nella massima riservatezza.

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