«A dicembre in piazza contro chi vuole affossarci»
«Giovedìsi riunirà l'ufficio di presidenza del Pdl e lì i coordinatori diranno cosa fare. Ha ragione il presidente dei deputati del Pdl Fabrizio Cicchitto sulla necessità di organizzare una grande manifestazione popolare con l'obiettivo di difendere la democrazia e la libertà nel nostro Paese». Il capogruppo al Senato del Pdl Maurizio Gasparri è convinto che sia in corso un attacco a tenaglia al presidente del Consiglio Berlusconi e al governo; «il tentativo di un colpo di Stato per rovesciare quello che è stato deciso dalla volontà della maggioranza degli italiani attraverso il voto». Ci sarà una contro manifestazione del Pdl? «Non una contro manifestazione ma una manifestazione che chiama a raccolta gli elettori del centrodestra a sostegno dell'azione del governo, della politica del fare, contro gli sfascisti. Ma questa è un'idea della quale avevamo già parlato per la programmazione autunnale. Ora però si sostanzia di nuovi contenuti». C'è già un'ipotesi di data? «A inizio settembre avevamo individuato due scadenze. La prima la ricorrenza ventennale, il 9 novembre, della caduta del Muro di Berlino. Potrebbero essere una serie di manifestazioni a indicare il significato del crollo del comunismo con tutto quello che ha significato. Altra scadenza a dicembre, come mobilitazione dell'elettorato del Pdl per far sentire la voce del popolo del centrodestra sui grandi temi. Una manifestazione per indicare lo stretto legame tra il Pdl e larghi strati della società». Ma in queste settimane lo scontro tra maggioranza e opposizione si è fatto più duro. Non c'è il rischio di gettare altra benzina sul fuoco? «La manifestazione di sabato era pretestuosa e immovitata soprattutto dopo la nomina di Bianca Berlinguer alla guida del Tg3 che è la dimostrazione proprio della libertà di informazione. Peraltro basta scorrere i palinsesti della Rai e di altre reti private per rendersi conto quella quantità di trasmissioni di satira unidirezionale e a contenuto polemico verso il governo. Da Ballarò a Anno Zero, dalla Annunziata alla Gabanelli a Lerner per citare solo alcuni giornalisti schierati con la sinistra». Alla manifestazione si è aggiunta la notizia della condanna alla Fininvest sul lodo Mondadori. Un'altra occasione di scontro... «L'annuncio arriva via mail proprio il giorno della manifestazione...le sembra un caso? La questione risale al 1991, sono passati diciotto anni e la sentenza arriva ora, mentre Berlusconi è assediato sul piano mediatico. Suvvia, solo un mentecatto può pensare che sia una coincidenza». E invece cosa è? «È la dimostrazione, l'ennesima, che settori della magistratura rispondono a logiche politiche. La sinistra giudiziaria in forma isterico istituzionale sta facendo robe....non mi faccia parlare. Ma chi può credere che la tempistica e il contenuto siano imparziali. Che siamo scemi. Dobbiamo coinvolgere i nostri elettori che ci hanno votato nel 2008 e nelle altre tornate elettorali. Se qualcuno vuol fare il colpo di Stato contro la volontà popolare troverà pane per i suoi denti. Il Pdl non si fa espropriare da congiure di palazzo». Eppure la manifestazione di sabato ha avuto una larga partecipazione. «Si riferisce a quei trentamila pensionati portati in piazza dalla Cgil e ai guitti superpagati della sinistra? Mi chiedo come possono pensionati che hanno un assegno di 600 euro mensili manifestare per difendere un Santoro che percepisce 700 mila euro l'anno. Travaglio in 7 minuti percepisce quello che un pensionato guadagna in tre mesi».