Una Berlinguer al timone del Tg3
Bianca Berlinguer è il nuovo direttore del Tg3: l'ha promossa all'unanimità il consiglio di amministrazione della Rai, su proposta del direttore generale Mauro Masi, sulla poltrona che era di Antonio Di Bella dal primo agosto del 2001. Cinquant'anni a dicembre, una carriera televisiva iniziata a Mixer, la figlia dello storico leader del Pci Enrico approda alla guida del telegiornale che si è già segnalato per la direzione al femminile di Daniela Brancati e Lucia Annunziata. Sempre all'unanimità sono passate in cda le nomine di Franco Matteucci al Marketing (di cui era già responsabile ad interim, con la conferma di Marcello Ciannamea come vicedirettore), di Pasquale D'Alessandro a Innovazione e prodotto e dei vicedirettori di Rai Sport e Rai Sport più (Jacopo Volpi come vicario, Giampiero Bellardi, Auro Bulbarelli, Sandro Fioravanti, Bruno Gentili, Maurizio Losa e Raimondo Maurizi). Il consiglio si è invece spaccato sulle altre proposte avanzate da Masi. Per Alberto Maccari alla direzione della Tgr (al posto di Angela Buttiglione) con Alessandro Casarin come condirettore (con la delega per l'informazione regionale nel Nord Italia) hanno votato a favore i cinque consiglieri di maggioranza, con il no di Nino Rizzo Nervo e Giorgio Van Straten e le astensioni del presidente Paolo Garimberti e di Rodolfo De Laurentiis. Per Daniele Renzoni a Rai International (in sostituzione di Piero Badaloni) i sì sono stati sette, contrari Rizzo Nervo e Van Straten. Nessuna nomina, invece, a Gr Parlamento perché il piano editoriale del neo direttore Riccardo Berti non avrebbe ottenuto al momento il gradimento del consiglio. Garimberti - a quanto si apprende - si è astenuto sulla Tgr perché perplesso sulla nomina di Casarin condirettore: una scelta di competenza del direttore di testata, secondo il presidente, tanto più se legata all'individuazione di una specifica area territoriale, che dovrebbe rientrare in un piano editoriale, anch'esso di competenza del direttore. Ma soprattutto Garimberti avrebbe posto come condizione per il suo voto favorevole alle nomine e l'individuazione di nuovi incarichi per i direttori sostituiti, impegno raccolto dal dg: si parla di un ufficio di corrispondenza per Badaloni e Di Bella (Berlino o New York) e di un ruolo apicale in una delle aziende consociate Rai per la Buttiglione.