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Brunetta: "Magistrati fannulloni"

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Renato Brunetta

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Magistrati 'fannulloni' come "dimostra una delibera del Csm", con "dati ufficiali" secondo i quali "lavorano in media 4 ore al giorno". Scarse risorse? Niente affatto: per far funzionare la macchina della giustizia, nel triennio 2005-2007, c'è stato un incremento di 146 milioni di euro ma "la spesa per gli stipendi dei magistrati è aumentata di 189 milioni di euro". Così, in 3 anni "la busta paga dei magistrati si è rimpolpata del 10.65%". Il ministro della Pubblica amministrazione, Renato Brunetta, rilancia dopo le polemiche scatenate da alcune sue dichiarazioni sui magistrati. E lo fa attraverso i dati contenuti nel libro del giornalista dell'Espresso Stefano Livadiotti ('Magistrati', l'ultracasta'), che Brunetta ha presentato ieri sera a Milano. E' scritto nel libro: "I magistrati non si spaccano certo la schiena. A dare pienamente ragione a Brunetta, e alla sua proposta-provocazione di mettere i tornelli all'entrata dei tribunali, è un documento del 2002. Che porta il timbro dello stesso Csm, l'organismo di governo autonomo della casta togata". Documento secondo il quale il "monte ore di lavoro annuo si può convenire su una media di 6 ore giornaliere per un totale di 260 giorni lavorativi l'anno (arrotondato per eccesso, dovendosi sottrarre ai 365 giorni almeno 52 domeniche, 45 giorni di ferie, oltre festività soppresse e santo patrono). Il totale del monte ore lavorative l'anno è pari, quindi a 1560". La conclusione è che "su base annua le nostre toghe tuffano il naso nei falconi per quattro ore e una manciata di minuti al giorno". Al libro di Livadiotti Brunetta fa ancora riferimento per negare la mancanza di risorse, sulla base di "dati forniti dalla Cepej, la Commissione del Consiglio d'Europa per l'efficienza della giustizia. "L'Italia - è scritto - dispone di 1.292 tribunali. Che sono più dei 595 dell'Inghilterra, dei 703 della Spagna, dei 773 della Francia e anche dei 1.136 della Germania (frutto della riunificazione di due paesi). Solo la Russia, con 2.696, ne ha di più. Il nostro sistema giudiziario può contare su 13,7 giudici professionali per ogni 100 mila abitanti. La Francia ne ha 11,9, la Spagna se ne fa bastare 10,1 e l'Inghilterra addirittura 7, per non parlare di Danimarca (6,6) e Irlanda (3,1)". Ancora, riferisce il libro, nel 2006 il budget italiano per tribunali, pubblici ministeri e patrocinio per i non abbienti era pari "a 4 miliardi 88 milioni 109 mila 198 euro", per la giustizia si stanzia quindi "lo 0,26% del prodotto interno lordo, molto più di quanto fa la Francia, ferma allo 0,19%". E "in Italia la spesa pro capite per i soli tribunali è pari a 45 euro. Che vuol dire il 18% in più rispetto ai 38 euro della Francia. E anche il 60,7% in più sui 28 dell'Inghilterra". Brunetta richiama ancora un brano del libro 'L'ultracasta' che riporta i dati dell'Organismo unitario dell'avvocatura per affermare che "nel triennio 2005-2007 la voce 'funzionamento' è passata da 2 miliardi 959 milioni 394 mila 420 euro a 3 miliardi 105 milioni 490 mila 178 euro, con un incremento di 146 milioni 95 mila 758 euro. Nello stesso arco di tempo, la spesa per le retribuzioni dei magistrati è salita da 882 milioni 600 mila 558 euro a 1 miliardo 71 milioni 700 mila euro, con una lievitazione di 189 milioni 99 mila 442 euro". La conclusione è: "l'intero incremento della voce funzionamento è servito per pagare stipendi e assegni fissi dei magistrati". E in tre anni "la busta paga s'è rimpolpata di 10.339 euro, con uno scatto in avanti del 10,65%".  

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