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E Franceschini «disperato» imita il Carroccio

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Èquello che ha fatto ieri Dario Franceschini che, per dar prova della sua indiscussa italianità, si è addirittura spinto fino alle sorgenti del Po, luogo simbolo della Lega, dove ha piantato una bandiera tricolore esattamente nel luogo in cui Bossi celebra, annualmente, il rito dell'ampolla. Un gesto, quello del segretario del Pd, che viene letto quasi come una provocazione dai leghisti, se non come una brutta copia delle iniziative del Carroccio. Roberto Calderoli ne approfitta per andare all'attacco, e parla del segretario del Pd come di una «sgradita presenza» per la gente del Po e del Monviso. Luoghi che, però, Franceschini rivendica anche come «suoi» respingendo l'idea che si tratti di una enclave del partito di Bossi. «Sono venuto alle fonti del Po - scandisce - per ribadire il valore dell'italianità. Questa parte dell'Italia non può essere lasciata soltanto alla Lega e ai suoi egoismi. È anche nostra, del Pd, insomma di tutti gli italiani». Il Carroccio risponde stizzito e facendo ironia. «Se uno deve solo fare il verso agli altri - attacca Calderoli - per dimostrare qualcosa, fa vedere di non avere proprie idee. Sicuramente sul Monviso e sul Po non si sono accorti di questa sgradita presenza».

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