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Pioggia di soldi alle listarelle

Nichi Vendola

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Liste e listarelle. Qualche partitino. Ma soprattutto formazioni politiche che hanno partecipato una sola volta ale elezioni, magari hanno eletto un solo rappresentante al Parlamento o in quanche consiglio regionale. Ma intascano. intascano fiori di quattrini. Decine di migliaia di euro ogni anno. In qualche caso anche centinaia. Di certo tutti pubbici, fondi pubblici. A scorrere gli elenchi dei soggetti che beneficiano dei rimborsi elettorali (ora il finanziamento pubblico, seppelito dai referendum, è stato riesumato in questo modo) spunta una miriade di nomi e sigle di persone che molto spesso rappresentano solo loro stessi. Ma ricevono soldi dallo Stato. Pronti per il 2009 per esempio 56mila euro per «Gente della Liguria», lista civica che si presentò a sostegno di Claudio Burlando e ha un consigliere regionale, Giovan Battista Puttaluga. Angelo Barbero e Franco Rocca sono i due esponenti di «Per la Liguria», gruppo che stava con Sandro Biasiotti: avrà assegnati 111mila euro. Quasi centomila euro sono invece per «Insieme per Bresso», altra lista per il governatore del Piemonte, che anche in questo caso esprime solo un consigliere, Mariano Turiglietto. Non c'è il gruppo dei Verdi-Verdi per Ghigo ma ha avuti assegnati 37mila euro. Quasi 80mila per la Primavera pugliese, in appoggio di Nichi Vendola: due consiglieri, Stefano Giampaolo e Donato Pentassuglia. Per la Puglia prima di tutto, lista che era con Raffaele Fitto, avrà 282mila euro (ma ha quattro consiglieri). Marco Zabotti è l'unico rappresentante di «Per il Veneto con Carraro» di centro sinistra: avrà 161mila euro. Sono invece pronti 189mila euro per «Progetto Nord Est», anche in queto caso solo un consigliere: Mariangelo Foggiato. Dal Nord al sud la musica non cambia. Otterrà 73mila euro il Progetto Calabrie che univa liste di estrazione socialista a sostegno di Agazio Loiero. Per i rimborsi 2006 continuiamo a pagare nonostante la legislatura sia finita ormai da più di un anno come se fosse ancora in piedi il governo Prodi. E così salta fuori anche Valle D'Aoste becca 31mila euro, Autonomie-Liberte-Democratie 113mila e paghiamo in qualche caso anche un solo candidato presentatosi individualmente: 23mila euro per Georg Schedereit. Partiti che a loro volta, come anche tutti gli altri, altri soldi per le elezioni del 2008. Valle d'Aoste riceve altri 38mila euro, Autonomie-Liberte-Democratie altri 105mila euro. Poi ci sono le Regionali dell'anno scorso. E così 11mila euro andranno anche a un partito estero, Slovenska Skupnost presentatosi in Friuli. Altri 47mila per la lista «Cittadini per il presidente» che pure è nel consiglio regionale di Trieste. Mancette anche per le elezioni regionali della Valle d'Aosta: 11mila euro al Vda Vive Renouveau, 10mila Stella alpina-Udc-Vallee D'Aoste, quasi seimila per la Federazione autonomista.   Ci sono poi anche i partiti o le listarelle che avranno fondi per le Regionali che si sono svolte in Sardegna soltanto nel febbraio scorso: 33mila euro sono pronti per Rosso Mori, 29mila per Insieme per le autonomia. Soldi, soldi, soldi. In arrivo a mini-partiti, listine varie. È l'altro risvolto della legge per i rimborsi elettorali che prevede vengano ammessi alla grande spartizione i partiti che hanno eletti in ragione di un euro a voto. Pr le elezioni nazionali, europee e locali. Se per le prime due gli sbarramenti fanno fuori i partitini, per le Regionali scatta il grande assalto che consente anche a formazioni improbabili di beccarsi un profumato rimborso all'anno. Anche se non svolgono attività politica, anche se non hanno sezioni di mantenere, anche se non hanno dipendenti da mantenere. È la politica, bellezza. Soldi insomma anche per una sola persona.

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