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Senato, via libera allo scudo fiscale

La protesta dell'Italia dei Valori dopo l'approvazione in Senato dello scudo fiscale

L'Anm: "Serve certezza della pena"

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Via libera del Senato con 140 voti favorevoli, 21 contrari, un astenuto al decreto legge correttivo della Legge anticrisi, che prevede anche la modifica e l'estensione della terza versione dello scudo fiscale con la protezione di una serie di reati tributari e delle violazioni contabili, tra cui il falso in bilancio. Lo scudo fiscale varra' dal 15 settembre al 15 dicembre 2009, quindi quattro mesi in meno rispetto alla scadenza del 15 aprile 2010 precedentemente prevista. Al voto non ha partecipato il Pd che ha duramente criticato l'estensione dello scudo fiscale-ter a una serie di reati. Il provvedimento passa ora all'esame della Camera che dovra' convertirlo entro il 3 ottobre pena la decadenza delle misure. Anna Finocchiaro, capogruppo Pd, commenta: "piu' onesto cartello Medellin". "Allora era piu' onesto il cartello di Medellin. Si e' presentato con i suoi capi, con nome e cognome, al governo colombiano per offrirgli di far rientrare i capitali all'estero e aiutare cosi' il bilancio pubblico. Il governo colombiano non accetto', ma ... Da noi, no: in violazione di tutte le norme, si fanno rientrare capitali sulla cui costituzione nessuno indaghera' mai e a si garantisce l'anonimato, in spregio a qualsiasi norma di civilta' giuridica". Un provvedimento che Anna Finocchiaro senza mezzi termini ha definito "una vera porcata" per la presenza dello scudo fiscale. La presidente del gruppo del Pd ha confermato che i senatori del gruppo, usciti dall'Aula per protesta, non saebbero rientreti neanche per il voto finale dopo che e' stato risposto negativamente alla loro richiesta di avere i ministri Tremonti e Alfano in Aula. "Loro non vengono - prosegue - e noi usciamo dall'aula anche in nome di tutti quelli che pagano tasse salate: dagli imprenditori agli operai metalmeccanici". Per Maurizio Gasparri, presidente dei senatori del PdL, non c'e' dubbio: "il Pd e' affezionato alle tasse a tal punto che avrebbe preferito metterne di nuove piuttosto che far rimpatriare capitali all'estero e, una volta in Italia, utilizzare gli introiti fiscali per finanziare politiche per le famiglie, la scuola o l'Universita'. Noi non vogliamo mettere nuove tasse. Gasparri ha respinto le accuse delle opposizioni. Siamo contro l'evasione fiscale, e lo dimostrano i fatti e i numeri. Siamo contro la mafia e la criminalita', come dimostrano le norme votate da questa maggioranza e gli arresti e i sequestri di beni patrimoniali effettuati da forze dell'ordine e magistrati. Alle opposizioni dico che non e' vero che le norme contenute nel decreto correttivo cancellano i procedimenti penali, che invece proseguono, quando sono in atto". "Nessun commento. Quando mi sarà trasmesso il testo da promulgare, approvato dal Parlamento, valuterò le eventuali novità ". Così invece il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, in merito alla norma sullo scudo fiscale approvata dal Senato, rispondendo ad una domanda alla fine della sua visita alla mostra "Roma - La pittura di un Impero alle Scuderie" del Quirinale.

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