Pdl in vantaggio di 7 punti ma l'Udc resta decisiva

Centrodestra avanti di sette punti sul centrosinistra. Secondo il sondaggio Crespi per il Tempo, alle Regionali del 2010 il Pdl conquisterebbe il 43,2 per cento dei voti. La Destra di Francesco Storace starebbe al 3,8 per cento. Si arriverebbe dunque al 47 per cento. Il Partito democratico si fermerebbe invece al 29 per cento, l'Italia dei Valori otterrebbe l'8 mentre Sinistra e Libertà il 3,2 per cento. In tutto fa 40,2 per cento. Restano fuori Rifondazione Comunista e Comunisti Italiani che, insieme, raggiungerebbero il 2,5 per cento. Stessa percentuale della Lista Pannella-Bonino. Se gli «altri» si spartiscono un 2,3 per cento, l'Udc potrebbe davvero risultare l'ago della bilancia con il suo 5,5 per cento. Ovviamente mancano ancora sei mesi alle elezioni e il sondaggio non rende conto dei consensi delle liste civiche, che nelle elezioni del 2005 hanno giocato un ruolo fondamentale (la formazione collegata a Marrazzo superò il 7 per cento). Ad ogni modo, le alleanze saranno decisive. Il Pd lavora all'asse con l'Udc ed esclude i Comunisti, che sono usciti già da tempo dalla coalizione che sostiene il presidente Marrazzo. Il Pdl, pur puntando ai centristi, sta costruendo l'intesa con il leader de La Destra Storace. Da parte sua, l'ex governatore del Lazio ha più volte caldeggiato l'ipotesi di candidare il senatore Andrea Augello ma ha anche avvertito che il sostegno del suo movimento al Pdl non è scontato. Su tutti incombe la nuova legge elettorale che, all'esame della commissione Affari Statutari, arriverà presto in Aula. Prevede uno sbarramento del 3 per cento per le liste che non sono coalizzate e del 2 per cento per le sigle che fanno parte di uno schieramento a sostegno di un candidato governatore. Una soglia che mette a rischio Rifondazione, Comunisti Italiani, Radicali e La Destra che, dunque, saranno spinti ad allearsi. Anche perché alle Regionali non è previsto il ballottaggio. Sia il Pd sia il Pdl del Lazio hanno cominciato da tempo a «corteggiare» l'Udc. Anche perché i big nazionali del partito centrista hanno chiarito che non ci sarà una strategia univoca ma che le alleanze saranno decise Regione per Regione. Ieri è toccato al segretario del Pd del Lazio, Roberto Morassut. «Tra cinque mesi si va al voto - ha detto l'ex assessore capitolino all'Urbanistica - e non possiamo che avere di fronte una strada: fare alleanze più vaste e fare del Pd un partito unito. Diciamo all'Udc che c'è molto spazio comune per contrastare questa destra». Ma il Pdl non sta a guardare. Le trattative con i centristi vanno avanti da alcune settimane.