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(...) a proposito di fin qui sconosciute indagini a tappeto da parte della Procura di Milano su Mediaset e, quindi, su Silvio e la sua famiglia.

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Ilgiorno dopo, cioè ieri, 22 settembre, essendo stati anzitempo stanati, gli attori del circo mediatico-giudiziario, con postazione di prima linea presso la trincea del quotidiano «La Repubblica», sono costretti ad anticipare, in prima pagina, la notizia ufficiale: l'inchiesta per appropriazione indebita in effetti sussiste ed è condotta dal pm De Pasquale, il magistrato che indagò Gabriele Cagliari. Bisogna rileggere le parole innervate di humanitas dell'ultima lettera di Cagliari, testamento vergato prima di soffocarsi con una busta di plastica, per rivivere il clima di caccia alle streghe di quegli anni. Rileggere per evitare che giammai quelle oscurità possano ritornare. La singolare successione delle informazioni fa pensare senz'altro alla giustizia ad orologeria, essendo logico immaginare che lo scoop delle nuove indagini milanesi avrebbe dovuto essere sparata da «Repubblica» subito dopo l'attesa e sperata, da parte loro, bocciatura del Lodo Alfano. Peccato per costoro che «Il Tempo» abbia spiazzato i cronometristi dell'antiberlusconismo, dando la notizia con tale anticipo, da disinnescare l'effetto politico della «bomba», facendola brillare troppo prima del tempo. Giancarlo Lehner

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