Scalata Bnl, rinviati a giudizio Consorte, Sacchetti e Fazio
Ierii protagonisti di quell'operazione, guidati dall'ex numero uno della compagnia assicuratrice Giovanni Consorte, sono stati rinviati a giudizio. Così, al termine di un'udienza preliminare durata circa un anno, dei 45 imputati, tra persone fisiche e giuridiche, 28 sono stati mandati a processo, tre hanno patteggiato mentre gli altri sono stati prosciolti. Dal prossimo primo febbraio, oltre a Consorte e al suo allora braccio destro Ivano Sacchetti, saranno giudicati davanti alla prima sezione penale del Tribunale anche l'ex governatore di Bankitalia Antonio Fazio, l'ex capo dell'area vigilanza di via Nazionale Francesco Frasca, gli attuali presidente e direttore generale di Unipol Pierluigi Stefanini e Carlo Cimbri e il finanziere bresciano Emilio Gnutti. E ancora una serie di banchieri, all'epoca presidenti o amministratori delle Popolari di Reggio Emilia, Vicenza e di Carige, i cosiddetti «contropattisti», tra cui gli immobiliaristi Stefano Ricucci, Danilo Coppola e Giuseppe Statuto, l'europarlamentare Vito Bonsignore (Pdl) e il costruttore ed editore Francesco Gaetano Caltagirone, e tra le società Hopa, la stessa Unipol e Deutsche Bank. Le accuse sono aggiotaggio e ostacolo all'attività degli organi di vigilanza e, per il solo Consorte, anche insider trading, in relazione a un paio di telefonate intercettate con il senatore del Pd Nicola Latorre, che risalgono al luglio 2005.