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Il prezzo di una strage: 1500 dollari

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Del«tariffario del kamikaze» ha parlato solo qualche settimana fa il generale Rosario Castellano, comandante della Folgore, illustrando la situazione nella sua area di competenza, l'ovest dell'Afghanistan, dove è schierata gran parte dei militari italiani. Dalle informazioni in possesso al Regional command West di Isaf, emerge così che è di «300-600 dollari al mese» la paga mensile del talebano, o per meglio dire dell«insort», categoria più ampia che racchiude tutti quelli che, per varie ragioni, vengono reclutati per sparare ai soldati italiani, o per mettere bombe sulle strade dove passano i loro convogli. Sale invece fino a 1.500 dollari la «retribuzione» dell'attentatore suicida, la cui famiglia viene poi assistita con sussidi periodici. Si tratta di somme tutto sommato basse secondo i canoni occidentali, ma alte in Afghanistan, se paragonate ai normali stipendi mensili. Quello base di un militare ammonta infatti a 70 dollari, che salgono a 100 nel caso dei poliziotti e delle guardie di frontiera.

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