Per i giornali-partito il Cav è sempre un bugiardo. E a Onna non è successo niente
Cosa direbbe uno straniero leggendo alcuni dei giornali italiani che, ieri, hanno dedicato ampio spazio all'operato del governo sul terremoto in Abruzzo? La risposta non è molto difficile, basta guardare i titoli: l'impressione è che il governo abbia fatto peggio di quanto non sia accaduto in altre tragedie simili come il terremoto del 1968 in Belice. Questo, almeno, quello che sostengono Il Manifesto, l'Unità, La Repubblica e Il Riformista. Ecco una breve rassegna stampa. Il giornale comunista ha deciso di descrivere il giorno della consegna delle case ai terremotati puntando il dito contro la fine delle garanzie democratiche sull'informazione italiana e dspiegando che gli abitanti de l'Aquila sono a rischio di deportazione in luoghi invivibili. Così, sulla prima pagina de Il Manifesto ecco spuntare il titolo «L'informazione terremotata, da Onna a Vespa», mentre all'interno del giornale si rincara la dose: «A Onna lo show e le casette. Intorno il rischio-deportazione». Il tutto mentre Berlusconi viene descritto con un poco edificante «la voce del predone», riferimento alla puntata speciale di Porta a Porta dedicata alla consegna delle case. Anche Repubblica non è da meno. Nel titolo principale, il quotidiano segnala a malapena la notizia della consegna delle case lasciando spazio alle parole del Cavaliere («Farabutti in politica, stampa e tv»). Bisogna andare a pagina due per trovare, nel catenaccio del titolo principale, un riferimento più visibile: «Nuovo attacco a Repubblica. All'Aquila consegna delle prime case». Il tema dominante resta comunque l'informazione: «Un monologo con insulti e menzogne nel salotto del servizio pubblico« titola a pagina 3 il quotidiano di Ezio Mauro. E pagina 5 ecco il racconto dell'inviato in Abruzzo: «Feste e polemiche per la nuova Onna. "Negli altri paesi nemmeno una casa"». Ed eccoci all'Unità. Secco il titolo in prima pagina: «Televendita». Con foto sorridente del premier, del sindaco dell'Aquila Cialente, della Presidente della provincia de l'Aquila Pezzopane immortalati ad Onna. In una vignetta in terza pagina Berlusconi viene definito «Mister Villetta», mentre sulla stessa pagina si ironizza sui fondi stanziati per l'Abruzzo parlando di «Piano Marsha». A pagina 4 e 5 si torna sulle polemiche relative all'informazione, e a pagina 7 si parla de «La marcia casetta per casetta di Silvio & Co». Gran finale alle pagine 8 e 9 dove si parla apertamente di finta costruzione: «Onna, il bluff delle case. Berlusconi inaugura. Ma altri hanno già costruito». Sulla prima pagina de Il Riformista ampio spazio è dedicato a Vespa. «Il nuovo Aventino è Porta a Porta» titola il quotidiano diretto da Antonio Polito parlando del rifiuto di Franceschini di andare alla trasmissione su Raiuno. A pagina 4 si parla poi del «Miracolo di Vespa», che consiste nell' aver unito l'opposizione «da D'Alema a Di Pietro». Ma a pagina 5 non manca il classico attacco all'operato del Governo: «Ecco i primi chalet, ma in 40 mila aspettano». Il giornale di ripporta anche le parole del Commissario della Croce Rossa, che dice: «Buon risultato ma provvisorio, ora serve la ricostruzione vera». Insomma, alla fine, nascosto tra le righe, ecco spuntare un raggio di solo. Quello che è accaduto martedì a Onna è una buona notizia. Era veramente così difficile scriverlo?