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«Ma l'elettorato dell'Udc è in gran parte di centrodestra»

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«Idati delle ultime elezioni europee sono sicuramente un ottimo punto di partenza per analizzare lo scenario politico italiano ma non pensiamo che quelle percentuali siano l'esatta fotocopia di quello che vogliono gli italiani». Nicola Piepoli, presidente dell'omonimo istituto di sondaggi, inizia così la sua analisi su quello che potrebbe essere lo scenario tra poco più di cinque mesi quando ben tredici Regioni saranno chiamate a rinnovare il proprio Consiglio. E continua: «Non dimentichiamo che a giugno sia il Pdl che il Pd sono stati penalizzati moltissimo, a differenza degli altri partiti, dall'astensionismo. Questo non dovrebbe accadere alle Regionali dove dovrebbero riuscire a recuperare i voti persi. Poi però c'è l'incognita Udc. Se Casini dovesse riuscire a strappare i "finiani" al Pdl e i "rutelliani" al Pd allora lo scenario cambierà decisamente». Dottor Piepoli, crede sia veramente possibile che Casini possa tornare ad avere un ruolo determinante nella politica italiana? «Potrebbe essere. Lui è l'erede della Dc e se veramente tornasse a far confluire sull'Udc i consensi dell'elettorato cattolico potrebbe arrivare a un partito del 15%. Ma ora credo che questa sia più fantapolitica che realtà. Non bastano né escort né attacchi a direttori dei giornali per allontanare l'elettorato. Però sia il Pd che il Pdl stiano attenti. Scherzino pure con i fanti, ma lascino stare i santi». Non sarà al 15 per cento ma in alcune Regioni l'Udc riesce già ad essere l'ago della bilancia tra Pdl e Pd. Crede che l'elettore centrista seguirà comunque le scelte di Casini? «L'elettorato dell'Udc è tendenzialmente un elettorato di centro destra, anche se in alcune Regioni, soprattutto quelle del centro Italia è più interessato ad "arrossirsi". Un altro esempio è quello della Puglia». Beh in Puglia e in Calabria ha più del 9% «Si questo è vero, ma non mescoliamo le due cose. La Puglia è una Regione "governativa": ha sempre seguito il colore che c'era a Roma. L'Udc lì farà pesare i suoi voti anche perché la sinistra è in estrema difficoltà. Magari andrà con chi gli garantirà la Presidenza. In Calabria invece c'è una grande confusione. La carta vincente per il Pdl potrebbe essere candidare a Governatore il sindaco di Reggio Calabria Giuseppe Scopelliti. A quel punto l'Udc chi sceglierà tra una sinistra spaccata o un uomo di "valore" dall'altra?». In Campania la sinistra vincerà solo se si alleerà all'Udc «Si ma conviene ai centristi allearsi con chi a queste elezioni sconterà anni e anni di errori?». Al nord invece c'è la Lega che pone i veti «Beh in Lombardia e Veneto non hanno bisogno di Casini per vincere. In Piemonte invece vedo molto agguerrita la Governatrice Mercedes Bresso. Non dimentichiamo che sta gestendo i fondi per i 150 anni dell'Unità d'Italia e questo le permetterà di conquistare voti a scapito della Lega che proprio non ha un bel rapporto con "l'italianità"». E in Veneto? Ha sentito che Galan ha minacciato di correre da solo se danno la presidenza alla Lega? «Galan fuori dal Pdl? Quanto varrà? Chissà. Bisognerebbe fare un sondaggio».

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