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Il Comune: l'aria è cambiata Sgomberato l'ex Foro Boario

Lo sgombero del Foro Boario

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Era un "salotto" di disperati nel cuore della città. Era un terreno dormitorio stretto tra la Roma del divertimento e quella pregiata dell'ex Foro Boario, al Testaccio. Ieri le ruspe della polizia municipale hanno ripulito il volto di questa parte della Capitale. L'operazione è partita alle 6,30 del mattino. Trenta gli operatori dell'VIII Gruppo diretti dal comandante Antonio Di Maggio. I senzatetto non erano tanti. Sette in tutto: una signora emilianda di 58 anni, che viveva in compagnia di due cani, e sei nordafricani. Alcuni vivevano in macchina. Uno era in pigiama sul sedile. Prima di scendere ha voluto cambiarsi e vestirsi di tutto punto, con tanto di valigetta 24 ore. Abbattute due roulotte e tre container. All'interno tanti rifiuti ma anche 10 grammi di hashish e un narghilè, la grande pipa orientale. Sono stati sequestrati pure documenti d'identità appartenenti a persone derubate. «Lo sgombero al Foro Boario - dice il delegato del sindaco alle Periferie, Samuele Piccolo - è la dimostrazione che questa giunta e questo sindaco stanno mantenendo gli impegni presi con i romani per restituire loro la città. Ora si marcia spediti per ripristinare la legalità». Il Comune punta molto sul futuro della zona. È stata concessa in uso all'Accademia delle Belle Arti, i barboni l'hanno occupata rallentando i progetti. Ora i piani del Campidoglio hanno ripreso quota. Il piano di recupero è già stato messo netro su bianco dell'architetto Luciano Cuopelloni, docente all'Università La Sapienza ddi Roma. Lo spiega l'assessore comunale all'Urbanistica, Marco Corsini: «È un'operazione molto positiva perché da tempo intendiamo riqualificare tutta l'area dell'ex Mattatoio con un ampio progetto che ospiterà attività dell'Università, dell'Accademia delle Belle Arti e del Comune». «Un altro pezzo di città - sottolinea il delegato comunale alla Sicurezza, Giorgio Ciardi - viene restituito dalla nostra amministrazione ai cittadini e messo a disposizione per rendere migliore l'offerta socio-culturale e la qualità della vita di Testaccio e di tutto il centro di Roma».

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