Ballarò, Zavoli convoca la Vigilanza
E mentre l'opposizione critica il direttore generale della Rai Mauro Masi, Michele Santoro - a sua volta in polemica con i vertici aziendali per il mancato rinnovo dei contratti di "Annozero" - punta il dito direttamente contro il premier. Su Mediaset, intanto, anche "Matrix" posticipa, "per ragioni tecniche", il debutto previsto oggi. "Ballarò" e "Porta a porta", sottolinea in una nota il presidente della Vigilanza Sergio Zavoli, "hanno sempre convissuto all'interno dei palinsesti delle rispettive reti", e la deroga, "specie se perentoria", "costituirebbe un problema da dover prontamente risolvere". La vicenda "segnala un disagio profondo" ed "esige un esame approfondito del grado di fondatezza e gravità assunto da questi episodi". Zavoli - che rileva anche la "pletorica invadenza" di "Miss Italia" - ha perciò anticipato la convocazione dell'ufficio di presidenza della commissione a domani. Sul tavolo, le questioni "in via di soluzione o ancora aperte" nell'ambito dell'informazione, da "Annozero", a "Report", all'"ormai improcrastinabile e cruciale" assetto di Rai3. L'opposizione attacca. L'Italia dei valori oggi manifesterà in via Teulada. Il segretario del Pd Franceschini entra nel merito del programma con Berlusconi: «Anche Ceausescu avrebbe avuto un po' di orgoglio nel dire no a una rappresentazione così». L'Udc con Roberto Rao, dichiara: "gli italiani devono poter scegliere di guardare anche altre trasmissioni di informazione che affrontino lo stesso evento con un punto di vista diverso". Il Pdl non sta alle critiche. Giorgio Lainati accusa l'opposizione che, "sconfitta" alle elezioni, sa solo ricorrere alla "vecchia storia" del conflitto di interessi. A viale Mazzini la spaccatura è netta. I consiglieri d'amministrazione in quota opposizione criticano i vertici Rai. Per Giorgio Van Straten la situazione non è eccezionale e non giustifica uno spostamento di programmazione. Per Nino Rizzo Nervo è in atto "per volontà esterna" una "azione di terrorismo psicologico nei confronti di quelle diversità editoriali che ancora sopravvivono". Antonio Verro, consigliere Rai di area Pdl, definisce da parte sua "trasparente, opportuna e legittima la decisione presa del Direttore Generale" di rinviare "Ballaro'". I due direttori di rete interessati battibeccano. Per Paolo Ruffini (Rai3) "quello dell'Aquila non è un evento, è una cerimonia prevista da tempo. La rete più importante non può cambiare le cose in questo modo. E infatti non lo fa mai. Secondo Mauro Mazza (Rai1) "non è dato in natura che due programmi di approfondimento si accavallino".