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Ballarò "sfrattato" da Vespa Franceschini: "Sarà un reality"

Bruno Vespa e Michele Santoro

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La decisione di rimandare la prima di Ballarò a favore di uno speciale di Porta a Porta non piace affatto al direttore di Rai 3 Paolo Ruffini, intervistato da Repubblica, perchè "all'esterno assume un significato negativo e lascia intravedere scenari che sinceramente continuo a sperare non siano veri". Di parere opposto il direttore di Rai 1 Mauro Mazza, che invece si dice "d'accordissimo" con la decisione di rinviare la trasmissione di Ballarò per far spazio, domani sera, a una prima serata di Porta a Porta su Raiuno in occasione della riconsegna delle prime case ai terremotati di Onna: "non è dato in natura che due programmi di approfondimento si accavallino", dice Mazza in un'intervista alla Stampa. "Sarebbe da pazzi trasmettere due programmi dello stesso genere allo stesso tempo". Il direttore di Rai 3: "Non siamo al servizio di nessuno" - Per Ruffini "quello che sta succedendo è grave, gravissimo, perchè dà un'idea della Rai totalmente sbagliata, un'immagine scorretta di come si fa informazione. Ballarò è un programma in cui ci si può confrontare, che sa fare informazione e approfondimento. In Rai lavorano persone che credono nel proprio lavoro e nel servizio pubblico, e questo deve essere chiaro a tutti". Mazza: cambiare i palinsesti per un evento così importante -  il direttore di Rai 1 dal canto suo, difende invece il ruolo di ammiraglia ricoperto da Rai 1. "Un avvenimento così importante (come la consegna delle prime case ai terremotati d'Abruzzo, ndr.) è giusto che sia diffuso dalla rete più importante. Non vedo niente di eccezionale. Spostare Ballarò non è un compito che spetta a me. Alla Reteuno spetta cambiare il proprio palinsesto e fare spazio a Vespa in prima serata, spostando il programma di Antonella Clerici".   Il Pd: è un reality - Il segretario del Partito Democratico, Dario Franceschini, critica la decisione di rinviare la prima puntata di Ballarò a favore di uno speciale di Porta a porta condotto da Bruno Vespa sui terremotati de L'Aquila. "E' un reality - ha detto il leader del Pd a margine di una visita a Bologna al circolo della Bolognina - i cui i terremotati sono trasformati in comparse. Il presidente del Consiglio andrà dentro le case, aprirà il frigorifero, dirà 'che meraviglia'. Non si capisce perchè - ha continuato - utilizzare così il dramma di persone". "Anche Ceausescu avrebbe detto no" -  Secondo Franceschini, il servizio sui terremotati de L'Aquila "andava fatto ma non c'era bisogno di trasformarlo in uno show mediatico. Penso che anche Ceausescu - ha concluso - avrebbe avuto un po' di orgoglio nel dire di no ad una rappresentazione così".  

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