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«Il governo non ignori le Camere»

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Il Capo dello Stato rilancia il dialogo tra le due istituzioni nel «reciproco rispetto»

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Mentredivampa la polemica tra il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi e il presidente della Camera Gianfranco Fini, il Capo dello Stato, ricevendo al Quirinale i presidenti delle assemblee parlamentari del G8, lancia un monito: non è possibile «sfuggire a un corretto rapporto tra l'esecutivo e l'assemblea parlamentare, a un equilibrio che si fondi sul reciproco rispetto e su uno spirito di autentica collaborazione». Napolitano, che ricorda scherzosamente di essere stato parlamentare (prima nel Parlamento italiano e poi in quello europeo) «dagli anni della preistoria», chiede ai suoi ospiti il «permesso di insistere sull'aggettivo «insostituibile» con cui si riferisce alle Assemblee legislative. «In effetti - sostiene - non vedo altro luogo in cui si incarni il principio fondamentale della rappresentanza come nelle assemblee elette dai cittadini a suffragio universale per esercitare il potere legislativo e per svolgere funzioni di controllo nei confronti del potere esecutivo». È per questo che il presidente della Repubblica invoca un «corretto rapporto» tra il governo ed il Parlamento. «In un'epoca di intense, continue trasformazioni ed in un mondo sempre più interdipendente - spiega il presidente della Repubblica - chi governa per libera scelta della maggioranza degli eletti dal popolo deve poter assumere decisioni tempestive ed efficaci. È questa una necessità comune ai Paesi che non può essere ignorata dai Parlamenti. Ma ciò non significa - ammonisce - che si possa sfuggire ad un corretto rapporto tra l'esecutivo e l'assemblea parlamentare, a un equilibrio che si fondi sul reciproco rispetto e su uno spirito di autentica cooperazione». «Tale equilibrio - ammette Napolitano - non è facile a realizzarsi: esso richiede uno sforzo tenace anche da parte dei Parlamenti. Se ne ribadisco ed esalto il ruolo insostituibile, non ne ignoro infatti le difficoltà, le debolezze, le criticità». E Napolitano si dice «preoccupato» soprattutto «dall'indebolirsi della capacità dei parlamenti di informare e coinvolgere i cittadini, di comunicare e di intessere relazioni sistematiche e feconde con la società civile». L'intervento del presidente della Repubblica è stato ascoltato con grande interesse da Gianfranco Fini che gli era seduto accanto e da Nancy Pelosi, la speaker del Congresso Usa. Questa ha definito Napolitano «una forza morale non solo per l'Italia e l'Europa, e un esempio nel Mondo». Fini ha sottolineato che «favorire il dialogo interculturale e l'integrazione sociale rappresenta una funzione primaria dei Parlamenti, che sono per loro natura vocati, più di ogni altra istituzione, a valorizzare il pluralismo e il rispetto delle diversità».

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