Affittasi salotto per fiction tivù
Affittasi appartamento: terzo piano, ampio salone, due camere da letto, bagno e cucina abitabile. Per riprese cinematografiche. Dal Tuscolano a piazza del Popolo, dalla Garbatella ai Parioli, è un boom di annunci: case in affitto come location per girare scene di film e fiction tv. Gli alti costi degli studios per le case produttrici, da un lato, e la crisi economica che ha colpito le famiglie, dall'altro, hanno contribuito all'incontro di domanda e offerta, in un mercato delle locazioni molto particolare. «Riceviamo, con un considerevole aumento nell'ultimo anno - spiega Clarissa Rosa, amministratrice dell'agenzia "Set service" - una ventina di offerte ogni giorno in tutt'Italia. La maggior parte provengono da Roma. Di queste, circa la metà vengono poi scelte dalle case produttrici per l'ambientazione dei set». Il cinema direttamente nel salotto di casa. Non in quello di seconde abitazioni, né di ville al mare sfitte per i mesi invernali. La location messa sul mercato è proprio la casa di tutti i giorni: quella dove si vive, si dorme, si pranza e si cena regolarmente. Con l'unica differenza che, nella stanza a fianco, Roul Bova o Claudio Amendola stanno leggendo un copione. Il tutto per un lauto guadagno: «La media delle retribuzioni va dai mille ai 3mila euro al giorno - continua Clarissa Rosa - Fino a 6mila euro per un immobile di pregio, magari con il tetto affrescato. In questo mercato non contano i metri quadrati». Ma attenzione: nessuna casa è da escludere. Anzi, le fiction più popolari che appassionano il pubblico domestico richiedono sempre più spesso case semplici in quartieri più periferici. «L'importante è che sia vissuta: che in bagno ci sia quel dentifricio o nella camera quei poster. Le serie tv che trattano di vita quotidiana, come per esempio "Distretto di Polizia" al Tuscolano, prediligono ambienti di media e bassa borghesia. Ma questi ultimi è più difficile trovarli: a nessuno verrebbe mai in mente che la propria casa può interessare, e invece può essere proprio così. Dipende dal copione». Di solito l'abitazione scelta apparirà così com'è nelle scene del film: qualche modifica può essere apportata all'arredamento, per lo più piccoli dettagli, a patto però che a fine riprese tutto torni come prima. La presenza della troupe, soprattutto le prime volte, può sembrare un po' invasiva: una trentina di addetti ai lavori, tra registi e assistenti, costumisti, elettricisti, operatori cinematografici, scenografi e, non da ultimi, attori, possono apparire troppi. Soprattutto per i contratti più lunghi, che possono impegnare una casa fino a tre mesi nell'arco di un anno di lavorazione. Ma per i proprietari che hanno avuto più esperienze (per alcuni è diventato addirittura un lavoro) i personaggi del set diventano parte della loro routine quotidiana. Con tutte le contromisure del caso: qualsiasi danno, dall'intonaco sporcato al lume rotto, viene ripagato dall'assicurazione.