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Luca Cordero di Montezemolo

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Ancorafresco di laurea in giurisprudenza e di nomina ad assistente di Enzo Ferrari, che gli aveva rapidamente assegnato la responsabilità della «squadra corse» del cavallino rampante, Luca Cordero di Montezemolo si conquistò rapidamente le simpatie di Indro Montanelli quando nacque il Giornale, nella primavera del 1974, e prese a sommergerlo di telefonate e visite di incoraggiamento. «Quello — mi diceva Montanelli ogni volta che me ne parlava dopo averlo sentito o incontrato — è un paraculo piazzatissimo». Al quale nel 1977 Gianni Agnelli volle non a caso affidare le relazioni esterne della Fiat, di cui sarebbe diventato presidente passando per un'infinita di altri incarichi, spesso sommandoli: dalla presidenza della Maserati a quella della Ferrari, dalla presidenza della Federazione degli Editori di giornali a quella della Confindustria, dalla direzione generale del comitato organizzatore dei campionati mondiali di calcio di Italia '90 alla presidenza della prestigiosa università privata Luiss. Non continuo con l'elenco solo per ragioni di spazio. Alla voce "paraculo" il dizionario Gabrielli, che ho in questo momento a portata di mano, dice: «Chi è opportunista e agisce per il proprio tornaconto, per lo più senza dare nell'occhio». Ma non ne sono molto convinto, perché Montanelli non ne sarebbe rimasto ammirato, come invece era. E poi, già allora, a trent'anni neppure compiuti, Luca non cercava certo di passare inosservato. Gli piaceva dare nell'occhio, eccome. E gli piaceva piacere a tutti. Quando non gli riusciva, ci rimaneva male, anzi malissimo. E ci riprovava all'infinito, convinto che nulla potesse resistergli. Egli è piaciuto, e forse piace ancora, anche a Silvio Berlusconi. Il quale ha tentato, ma inutilmente, persino di arruolarlo in una sua squadra di governo, non immaginando probabilmente che altri avrebbero poi cercato, come sta accadendo adesso, di associarlo a Pier Ferdinando Casini, magari anche all'insofferente Gianfranco Fini e altra compagnia, per la costruzione di un cosiddetto grande centro. Ma è un'impresa per la quale non vedo francamente attrezzato Luca.

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