Clooney a Venezia "sdogana" la Velina
George è riuscito dove Silvio non potette. La notizia è questa: mister Clooney ha sdoganato la velina su scala planetaria, worldwide dicono quelli che sanno l'inglese. Berlusconi ci ha provato, non a farne dive globali di queste signorine, solo di portarne qualcuna al Parlamento europeo, ma l'hanno bloccato accusandolo di mettere sciampiste nelle istituzioni. E così, mentre Silvio continua a ripetere, ai comizi, alle cene, agli incontri seri, la battuta «mi sono portato le veline» accompagnandola con il gesto di spostare l'aria, perché le agognate veline non ci sono, George la Velina, e lo scriviamo con la maiuscola perché Elisabetta Canalis nel suo genere è già un classico, se l'è portata a far fotografie sul parterre chicchissimo del Lido di Venezia. Li avevano beccati su un ramo del lago di Como in Harley Davidson, rombavano che era uno schianto, lui che guidava e lei dietro con un caschetto tenerissimo, e qualche sordido invidioso aveva parlato di fotomontaggio o di sessomontaggio, giacché le solite serpi dicono che George abbia altre inclinazioni sessuali mascherate per non devirilizzare la sua immagine. Altro che fotomontaggio, care casalinghe disperate dalla lingua biforcuta: ecco a voi George ed Elisabetta, un sorriso prego, cheese, dritti nell'obiettivo, grazie, ancora un'altra, flash, flash, Elisabetta guarda di qua, George girati please. Ecco a voi, immortalati dai fotografi, il Divo assoluto, l'oggetto erotico per eccellenza, assieme alla Velina (il suo sito dice «ex velina», fa nulla), che oggetto erotico certo è ma fino a ieri la pensavamo al fianco, và, al massimo, di un Bobo Vieri con tatuaggio burino e spalle incavate. La Canalis in completo Cavalli che sorride smagliante affianco a Clooney in completo Armani, prova che ogni tanto la realtà deve rincorrere la finzione, è una sorta di risarcimento globale per tutte le ragazzine che sognano di andare a sgambettare in qualche trasmissione televisiva eppure non devono per forza andare in moglie a un calciatore o a qualche figuro riccastro ma grassoccio e sudaticcio. Se George vuole Elisabetta, allora Elisabetta è pronta per il jet set quello vero, è già andata oltre la pigra preoccupazione del ciccia&brufoli, parlerà le lingue almeno, e già sta una spanna sopra il nostro provincialismo. Che sia la Canalis, poi, è motivo di doppia gaiezza: nel 2006, scrivendo «Dì qualcosa di destra», l'avevo candidata in un collegio immaginario contro Sabina Guzzanti, la Velina degli intelligentoni che anziché andare a ballare in Costa smeralda fanno i girotondi sotto casa. Elisabetta è di destra, e che bella destra. Berlusconi non era ancora arrivato con la sua idea di candidare grandi fratelle e grandi sorelle, dunque si poteva fare, ma niente. Ora, trasferita dalla Costa Smeralda a Rodeo Drive, da Love bugs a set irraggiungibili ai paparazzi, anziché sulla Navicella parlamentare, leggeremo la sua biografia su Vogue. Elisabetta, what else...