Berlusconi: "Stampa in pericolo? E' una barzelletta cattocomunista"
Il fatto che non ci sia libertà di stampa in Italia "è una barzelletta di questa minoranza cattocomunista e dei suoi giornali". Il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi interviene alla trasmissione Mediaset "Mattino Cinque". "La libertà di stampa - sottolinea - non è libertà di mitificare, di insultare e di calunniare e per questo mi sono rivolto alla magistratura". Berlusconi, parlando delle polemiche suscitate dopo la presentazione delle querele alla Repubblica e all'Unità e della mobilitazione che la FNSI si appresta a organizzare, ha detto che si tratta di "una barzelletta di una minoranza, soprattutto di questa minoranza comunista e cattocomunista e dei suoi giornali che sono purtroppo il 90% dei giornali italiani". "Loro intendono la liberta' di stampa come libertà di mistificazione, di insulto, di diffamazione e di calunnia. E quindi - ha aggiunto - sono stato costretto a rivolgermi alla magistratura per affermare un principio importante, e cioe' che la liberta' di stampa non e' tutto questo". IL RAPPORTO CON IL VATICANO - "I rapporti del Governo e miei personali" con la Santa Sede "sono eccellenti da sempre, e alimentati da dialogo continuo". Secondo Berlusconi, "la difesa di alcuni principi basilari della civilta' come la difesa del diritto alla vita sono li' a dimostrare questa eccellenza di rapporti che consolideremo". Berlusconi inoltre smentisce che sia in agenda un incontro con il segretario di Stato Vaiticano, Tarcisio Bertone: "non e' in agenda non ne vedo la necessita'", ha detto il premier "Si sono inventato tutto - ha continuato - come si sono inventati che io avrei chiesto degli incontr: non ho chiesto nulla perche' non c'e' nulla da chiedere". Il premier ha definito "una bugia" il fatto che dopo gli ultimi sviluppi del caso Boffo i rapporti tra il governo e la Santa Sede si siano incrinati. "E' una bugia - ha detto - i rapporti del governo e i miei personali con chi guida con prestigio e autorevolezza la Chiesa cattolica sono eccellenti da sempre, sono stati alimentati da un dialogo continuo e tali continueranno ad essere. La difesa che il nostro governo ha compiuto di alcuni principi basilari di civilta che sono alla base della dottrina cattolica, ovvero la difesa della vita e la difesa della famiglia, sono lì; a dimostrare questa eccellenza di rapporti tra il nostro governo e la Chiesa". "E' un rapporto - ha continuato - che consolideremo nei prossimi mesi anche su questioni molto importanti come il testamento biologico. Secondo Berlusconi infine, i giornali "si sono inventati tutto, sugli incontri che io avrei chiesto al cardinale Bertone e al sommo Pontefice. Non ho chiesto nulla perché non c'è nulla da chiedere, è Gianni Letta che è quotidianamente in rapporto con le alte gerarchie ecclesiastiche". BILANCIO DEL GOVERNO - "Perché i miei concittadini apprezzano Silvio Berlusconi in un numero cosi' elevato? Perche' la maggior parte degli italiani, nel loro intimo vorrebbero essere come me, perche' conoscono me e come mi comporto". Lo dice lo stesso presidente del Consiglio, intervistato a Mattino Cinque. "Poi - ha aggiunto - sanno che Silvio Berlusconi non ruba e non utilizza il potere a suo vantaggio personale come hanno fatto quasi tutti coloro che, soprattutto dall'altra parte politica, mi hanno preceduto in questa difficile resaponsabilita'. E poi - continua - "perche' difendo gli italiani da coloro che vorrebbero trasformare l'Italia in uno stato di polizia tributaria: lo sanno tutti che nel programma della sinistra c'era l'autorizzazione per i pagamenti in contanti solo fino ad un massimo di cento euro che rende rintracciabile ogni tipo di acquisto attraverso l'utilizzo obbligatorio delle carte di credito, e per fortuna l'abbiamo mandati a casa prima che lo facessero. Inoltre la sinistra auspicano l'introduzione della famigerata tassa patrimoniale che colpisce il patrimonio e reintrodurre l'Ici sulla prima casa o l'imposta sui depositi bancari".A Maurizio Belpietro che chiedeva risposte piu' sintetiche, Berlusocni ha risposto: "Noi abbiamo un programma serio, se vuole risposte brevi si rivolga alla sinistra che non ha un programma". REGIONALI - Oggi ci sarà il consueto incontro del lunedì tra Silvio Berlusconi e Umberto Bossi, "ma non saranno prese decisioni riguardo alle candidature per le elezioni regionali, che saranno decise alla fine di settembre". Lo dice lo stesso Berlusconi, intervenendo telefonicamente a Mattino Cinque. "Ci incontreremo e cominceremo a parlare di candidature - ha detto il premier - anche se siamo in contatto praticamente ogni giorno, ma io devo fare ancora una riunione con gli organi dirigenti del Pdl per mettere a punto la nostra strategia e anche per cominciare a parlare di candidature". Ma oggi non ci sara' una risposta alle richieste della Lega", aggiunge Berlusconi, "sono problemi che riguardano le persone e stiamo cercando i candidati migliori da mettere in campo. Ci siamo tenuti, per prendere queste decisioni, tutto il mese di settembre". IMMIGRATI - "Silvio Berlusconi difende la sicurezza degli italiani evitando che i signori della sinistra aprano le frontiere a chiunque: il risultato - spiega il premier - sarebbe un'Italia alle prese con un numero crescente di clandestini a cui nel giro di breve tempo la sinistra vorrebbe concedere la cittadinanza e quindi il diritto di voto. Con questo subdolo stratagemma i comunisti e i cattocomunisti intendono garantirsi una futura preminenza elettorale. Ma per fortuna gli italiani non sono stupidi e sanno che questo che vuole fare la sinistra non lo consentiremo mai - conclude - e per questo ci apprezzano e ci sostengono in grandissima maggioranza".