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A Basilea i banchieri fanno il punto sulla recessione

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Rispettoai quali appare ancora prematuro imboccare una «exit strategy», anche se il tema comincia a farsi strada nell'agenda del G-10. Questi i probabili temi all'ordine del giorno della riunione dei banchieri centrali del G-10 oggi a Basilea, nella sede della Banca dei regolamenti internazionali. I banchieri riuniti nella torre della Bri faranno il punto sugli ultimi sviluppi della crisi e sui segnali di ripresa facendosi aggiornare direttamente dalla Federal Reserve americana sull'epicentro della crisi, gli Stati Uniti, tornando a riunirsi al tavolo nella cittadina svizzera per la prima volta dalla riconferma di Ben Bernanke alla guida della Fed. L'economia americana — aveva detto Bernanke circa un mese fa a Jackson Hole — comincia a emergere dalla recessione. Con il presidente della Banca centrale europea Jean-Claude Trichet e con gli altri esponenti delle banche centrali dei dieci maggiori Paesi industrializzati, Cina inclusa, la Fed oggi potrà riaprire il dossier e fare il punto. Anche il presidente Obama ha parlato la scorsa settimana di ripresa, forte delle previsioni del Fondo monetario internazionale e dei dati più recenti come l'indice Ism dei direttori acquisti, considerato un termometro affidabile sulle tendenze in atto nella prima economia mondiale. Segni di ripresa ancor più chiari in Cina, dove l'economia è tornata a crescere già nel trimestre aprile-giugno, e in Europa.

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