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I parlamentari sulla via di Damasco

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Sarannouna cinquantina, da oggi al 9 settembre, i parlamentari che parteciperanno, in Siria, al pellegrinaggio «Questo è l'amore che vale più del potere: quando è salva la fede che garantisce il potere». Tra loro anche il ministro della Giustizia Angelino Alfano e il sottosegretario allo Sviluppo economico Stefano Saglia. Autofinanziatisi (con una spesa che va dai 1.900 ai 2.300 euro) per una settimana deputati e senatori di ogni schieramento, con famiglie al seguito, daranno vita ad un «onorevole pellegrinaggio» guidato dal cappellano di Montecitorio, l'arcivescovo Rino Fisichella. Per molti di loro ormai l'appuntamento fisso di fine estate: l'anno scorso c'era anche il presidente del Senato Renato Schifani. «I parlamentari e le loro famiglie - spiega monsignor Fisichella nella lettera d'invito a deputati e senatori - trovano in questo pellegrinaggio non solo un motivo religioso, ma anche la possibilità di una conoscenza reciproca nella stima e nell'amicizia». Dopo la Terra Santa, il Portogallo, la Turchia, la Grecia, quest'anno gli «onorevoli pellegrini» visiteranno i luoghi paolini da Damasco a Aleppo, passando per Maalula e Crac de Chevalier, la più importante fortificazione costruita dai Cavalieri di Malta. Sono previsti anche incontri istituzionali e con le comunità cristiane in Siria. «Un pellegrinaggio che assume un significato particolare perché compiuto da persone che hanno una responsabilità politica - spiega Maurizio Lupi, vicepresidente della Camera e tra i promotori dell'iniziativa - Siamo convinti che non può esistere impegno politico senza la testimonianza di ciò in cui si crede. Per noi la quotidiana esperienza cristiana è un punto di riferimento. Con la ricorrenza del bimillenario della nascita di San Paolo - continua Lupi - abbiamo deciso di visitare i luoghi dove questo grande santo ha vissuto e predicato: un ritorno alle origini della nostra fede e della nostra identità cristiana».

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