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Il Papa chiama la Cei: «Vi stimo»

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«Abbiamocontinuato come sempre i nostri contatti ed il nostro dialogo pressochè quotidiano con la Santa Sede», mette la sordina da Danzica, nei giorni della polemica rovente verso il Giornale di Vittorio Feltri. Mentre il Papa esprime alla Cei «stima e gratitudine» ed il Vaticano conferma solidarietà e vicinanza al direttore di Avvenire Dino Boffo, il premier cerca dunque di fermare la giostra delle polemiche e si chiama fuori: «Leggo delle cose su distanze e difficoltà tra il governo e il Vaticano: queste distanze non sono mai esistite e non esistono. Il governo non ha alcuna responsabilità per quello che è successo nelle diatribe giornalistiche che si sono verificate». Intanto, mentre dalla Polonia arrivano nuovi strali del premier contro "la Repubblica", la sinistra respinge la lettura che della realtà offre il Cavaliere ed aderisce compatta alla grande manifestazione di piazza a sostegno della libertà di stampa indetta dalla Fnsi per la metà di settembre (ieri le adesioni di Idv e Sinistra e Libertà). «Al Pdl fa comodo una opposizione che non fa il suo dovere - afferma Massimo Donadi, presidente dei deputati Idv a Montecitorio -. Invece, sarà una grande occasione di mobilitazione delle coscienze contro chi vuole calpestare i diritti». Antonio Di Pietro, leader Idv, chiama a sua volta ad «una grande mobilitazione di tutti i cittadini, delle associazioni di categoria, dei sindacati, dei partiti e dei movimenti, con un'unica voce che rivendichi la libertà d`informare e di essere informati». Il portavoce del Pdl, Daniele Capezzone, irride: «Se non parlassimo di cose serie, ci sarebbe perfino da ridere sulla manifestazione annunciata dal Pd in materia di informazione. Chi sarebbero i martiri della libertà di informazione minacciata? Loro? I lottizzatori di sempre? Quelli che ora brigano intorno alle direzioni di Rai3 e Tg3? Quelli che hanno candidato come capolista alle Europee l'allora vicedirettore del Tg1? Gli amici di Repubblica e dell'Espresso? Una risata li seppellirà».

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