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Respinti 75 immigrati, il premier: "Serve rigore"

Un gommone carico di clandestini nelle acque di Lampedusa

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Nel giorno della visita a Tripoli del premier Silvio Berlusconi, il governo italiano decide un nuovo respingimento in Libia: 75 migranti, tra loro 15 donne e 3 minori, intercettati ieri mattina a circa 24 miglia a sud di Capo Passero — in un'area al limite della competenza italiana per quanto riguarda il soccorso in mare — sono stati trasbordati su un pattugliatore d'altura della Guardia di finanza per essere condotti nel paese nordafricano. Da poco atterrato a Tripoli, il premier dice di non essere al corrente dell'accaduto, ma spiega: se vogliamo procedere ad una politica di vera integrazione dobbiamo essere rigorosi per non aprire l'Italia a chiunque. Arriva a stretto giro la replica Pd. Berlusconi — dice Dario Franceschini — oltre a guardare le Frecce farebbe bene a vedere cosa succede in Libia nei campi in cui si accolgono gli immigrati. «Ancora una volta — aggiunge Felice Belisario (Idv) — il premier è forte con i deboli e debole con i forti. I respingimenti preoccupano l'Alto commissariato Onu per i rifugiati. Per Laura Boldrini, portavoce in Italia dell'Unhcr, invece di arginare il fenomeno dell'immigrazione si penalizzano i richiedenti asilo, persone in fuga da guerre e persecuzioni che hanno diritto a ottenere protezione. Ai 75 vanno aggiunti altri quattro migranti, tra i quali una donna e un neonato, che erano a bordo del gommone e sono stati soccorsi sabato sera dalle motovedette maltesi e trasferiti in ospedale alla Valletta. L'episodio è stato comunicato solo ieri dal portavoce delle Forze armate maltesi, che in precedenza aveva detto che ieri gli extracomunitari erano stati rifocillati e che gli stessi migranti avevano chiesto di proseguire verso l'Italia. La decisione di intervenire è maturata quando è stato chiaro che l'imbarcazione, avvistata a sud di Malta da unità de La Valletta, si stava dirigendo verso la costa sud-orientale della Sicilia. Uno dei migranti, un ragazzo somalo che aveva una sospetta frattura alle costole, è stato trasferito a Pozzallo (Ragusa) e da lì al pronto soccorso di Modica, dove i medici gli hanno diagnosticato semplici contusioni. È stato quindi riconsegnato alla polizia per essere accompagnato nel centro di prima accoglienza di Pozzallo.

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