La Cisl d'accordo con l'esecutivo, la Cgil è di nuovo contraria
Leforme dell'economia e della democrazia devono cambiare fortemente». A chiederlo è il leader della Cisl, Raffaele Bonanni, intervistato da Gr Parlamento Rai. «La proposta di Tremonti — ha continuato Bonanni — è una proposta importante che sa raccogliere le nostre proposte da diversi anni. E cioè che il lavoratore più che essere un salariato deve essere anche un soggetto che decide sul suo lavoro e sull'economia che lo riguarda. Deve avere la possibilità di essere azionista e di potere, come oggi non avviene, assommare le sue azioni con gli altri e poter esprimere i propri rappresentanti nell'indirizzo e nel controllo». «In autunno — conclude il leader della Cisl — chiederemo da una parte come far fronte alla situazione di quest'ultimo miglio, speriamo, di crisi per dirigerci verso una ripresa. Ma quando ci sarà la ripresa vogliamo una nuova economia, una nuova democrazia. Le forme dell'economia e della democrazia devono cambiare fortemente». Scettico invece sulla proposta del governo il leader della Cgil Gugliemo Epifani: «Il governo crei piuttosto una task force per coordinare i tavoli che affrontano 400 vertenze sindacali». Quanto alla «partecipazione dei lavoratori agli utili» delle aziende lanciata dal ministro dell'Economia Giulio Tremonti, Epifani è scettico: «Onestamente parlare della partecipazione agli utili aziendali quando le aziende chiudono, non torna». Il segretario della Cgil spiega che «invece sulla partecipazione, sul sistema duale, sul maggiore coinvolgimento dei lavoratori alle scelte strategiche dell'impresa, la Cgil si è dichiarata da tempo disponibile. Oggi osservo che la partecipazione vera è quella che si stabilisce tra impresa, lavoratori e sindacati per salvare le prospettive, non per decidere unilateralmente e mettere le persone in mezzo alla strada».