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"Torturare il clandestino"? La Lega si dissocia

L'immagine che inneggia alla tortura dei clandestini sul profilo Facebook Lega Nord Mirano

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«Immigrati, clandestini: Torturali! È legittima difesa». Ci mancava solo questa su Facebook dopo il gioco «Rimbalza il clandestino». Eppure nel più cliccato social network c'è anche una pagina che contiene questo manifesto. Una pagina chiamata «Lega Nord Mirano» supportata da più di 400 persone iscritte tra i quali risuona il nome Umberto Bossi. Il leader della Lega però prende subito le distanze: «Il popolo leghista è troppo intelligente. Non sanno come fermare la valanga. Può darsi che ci sia qualche pirla che la pensa così, ma noi siamo per aiutare gli immigrati a casa loro e non qui. Abbiamo milioni di immigrati e non abbiamo posti di lavoro». Contemporaneamente il direttore responsabile de «La Padania», Leonardo Boriani, ha cercato di sminuire la polemica nata mercoledì, dopo che il quotidiano leghista ha paventato una revisione del Concordato: «Il senso dell'articolo di Galli è stato letteralmente stravolto. Noi volevamo solo auspicare un maggior dialogo e una riconciliazione nel segno di una ragionevole e necessaria neutralità dei rapporti tra Stato e Chiesa».

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