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dall'inviato RIMINI Il presidente della Fondazione per la Sussidiarietà Giorgio Vittadini, che ha il compito di introdurlo sul palco del Meeting di Comunione e Liberazione, non ha dubbi.

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Ancheperchè l'ex premier britannico sceglie la platea di Cl per raccontare la sua conversione al cattolicesimo. Un «neofita», si definisce, subito dopo aver strappato un applauso dicendosi onorato di «essere associato a Comunione e liberazione». Quindi parte con un lungo discorso in inglese («sono dispiaciuto - dice in un italiano che inevitabilmente ricorda Stanlio e Ollio - di non poter parlare nella vostra bellissima lingua»). Un discorso che spazia dalla politica alla fede nell'intenzione di dimostrare come i due aspetti, per il «nuovo» Tony, siano assolutamente inscindibile. Così, termini più propriamente blairiani come «terza via», «liberalizzare», «welfare», vengono alternati a «Chiesa», «Dio» e «fede». Difficile non notare i riferimenti espliciti a temi portanti del pontificato di Benedetto XVI come il rapporto fede e ragione o la citazione riservata alla sua ultima enciclica «Caritas in veritate» che, ovviamente, scatenano gli applausi della platea. Ma il punto su cui Blair insiste maggiormente è sicuramente l'idea che abbracciare la religione non significa chiudersi in se stessi, ma piuttosto aprirsi agli altri anche se, assicura, «sarò sempre fedele a nostro Signore Gesù Cristo». Ormai è questo il «motore» che muove le giornate di Tony. Nell'impegno per la sua Faith Foundation così come nel lavoro per la pace in Medio Oriente come inviato speciale del Quartetto. Dopotutto, racconta, ciò che lo ha spinto verso la Chiesa cattolica è la percezione che «quella era casa sua non solo per il magistero e la dottrina, ma per notare universale. Sono andato a messa in Africa, in Cina, a Tokyo. Ricordo ancora la messa a Tokyo. Entrai in silenzio e mi misi in ultima fila. Al termine la signora che aveva letto parlò il microfono: "La tradizione della nostra comunità è che i visitatori stranieri si alzino e raccontino qualcosa di loro". Io mi alzai e dissi: "Sono Tony e vengo da Londra"». Nic. Imb.

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