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Bersani: il "sinistro" osannato dai cattolici

Pier Luigi Bersani

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Il senso della giornata riminese di Pier Luigi Bersani è tutto racchiuso in una frase che il candidato alla segreteria del Pd pronuncia con un sorriso quasi malizioso. Quando i giornalisti gli chiedono come si senta ad essere ospite del Meeting di Comunione e liberazione nelle sue nuove vesti, l'ex ministro tergiversa, poi risponde: «Questo può essere un giorno perso per la mia campagna elettorale, ma la mia ottica di candidato leader del Pd è quella di pensare al Paese. Il partito, insomma, è uno strumento. L'oggetto vero è l'Italia». Insomma Bersani non si sente un pesce fuor d'acqua. E infatti non lo è. Da anni è una presenza fissa a Rimini e il popolo del Meeting lo ha sempre accolto con affetto. Nel 2006 venne addirittura invitato a presentare il libro di don Giussani «Dall'utopia alla presenza». Una scelta che scatenò pure qualche polemica interna. Acqua passata. Oggi Bersani attraversa la Fiera di Rimini e sembra a casa sua. Visita gli stand, stringe mani, saluta, si ferma addirittura a comprare un biglietto della lotteria del Meeting. Quando entra nell'Auditorium per l'incontro che lo vede protagonista la platea lo applaude. E continua ad applaudirlo anche quando si abbandona a qualche appunto critico nei confronti del governo. Se potesse scegliere il popolo di Cl avrebbe già il «suo» segretario del Pd.

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