Zaia: "Telegiornali in dialetto e calciatori con i simboli regionali"
Il ministro delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, Luca Zaia, ospite nel programma Klauscondicio invita le società di calcio a " cucire sulle magliette i simboli della regione, della provincia o della città, a scelta". "Sarebbe un modo molto popolare di far conoscere gli stendardi della cultura locale - ha detto Zaia - Molte realtà, come Venezia, Perugia e Palermo, lo fanno già, ma vorrei che anche i grandi club accogliessero la mia proposta". I simboli sulle casacche e l'Inno - Secondo il ministro "i simboli non nascono dal nulla, o dal marketing, bensì sono frutto della storia di una comunità. Quindi, se le magliette si fregiassero di questi simboli, sarebbe un momento di grande visibilità e identificazione per la comunità locale". E, alla domanda se sia contrario a sostituire l'inno con il "Va pensiero" prima delle partite ha risposto: "Non sono contrario. Era cantato anche dai patrioti, quindi...". Dialetto in tv - Il leghista torna anche sull'uso delle lingue e delle parlate locali: "Un'edizione del tg regionale in dialetto ci starebbe bene. Magari non in sostituzione delle edizioni già esistenti, ma una aggiuntiva. Non vedo nulla di sacrilego. Potrebbe essere un buon inizio per restituire RaiTre al suo progetto editoriale originale che è stato disatteso per fare spazio a talk e varietà comici e trasmissioni pagate dai contribuenti per alimentare il dibattito autoreferenziale della sinistra".