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Sul faccia a faccia tra Silvio e Gheddafi l'ombra della liberazione del terrorista

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Eil colonnello Muammar Gheddafi non si sta certo adoperando per facilitarla. Il premier si troverà infatti a dover affrontare una serie di problemi domestici come, ad esempio, la definizione urgente di un accordo stabile sulla pesca nel Mediterraneo o la conferma della tenuta del patto anti-immigrazione dopo una allarmante ripresa del flusso di clandestini dalla Libia. Ma soprattutto la visita si svolgerà in un clima di profonda indignazione internazionale dopo lo show che il colonnello ha voluto costruire intorno alla liberazione di Abdelbaset al-Magrahi, il terrorista libico condannato all'ergastolo per la strage dell'aereo della Pan Am nel 1988. A Lockerbie, cittadina scozzese dove cadde l'aereo, morirono 270 persone delle quali 189 statunitensi. A bordo c'erano anche due cittadini italiani. Uno spettacolo di cattivo gusto che ha permesso all'unico responsabile accertato della strage di Lockerbie di essere accolto ieri a Tripoli da una folla festante e da un tripudio di bandiere, quasi come un eroe nazionale. Per cui la visita del presidente del Consiglio cade in un momento difficile, mentre la Gran Bretagna sta addirittura pensando di annullare per protesta una visita a Tripoli del principe Andrea prevista per i primi di settembre e la Casa Bianca non ha nascosto la propria «indignazione» per l'ennesima provocazione di Gheddafi.

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