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Berlusconi al lavoro sulle Regionali E prepara un aut aut all'Udc

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.Sì perchè la strategia da tenere verso il partito di Casini è ancora un'incognita. Alcuni collaboratori del premier rivelano che già prima della pausa estiva Berlusconi stava pensando a definire una proposta da sottoporre ai centristi con la richiesta di una risposta a stretto giro. Una sorta di «prendere o lasciare» che alcuni nel Pdl vedono come l'escamotage per liberarsi definitivamente dal partito di Casini e metterlo nell'angolo una volta per tutte. Di cosa si tratta? Tutto è legato alle prossime elezioni regionali. Berlusconi vorrebbe dare il colpo di grazia al Pd strappandogli Lazio, Marche, Puglia, Calabria e Campania. Ma perchè questa operazione possa riuscire sarebbe necessario definire un patto di ferro con l'Udc. Berlusconi però non vuole un'alleanza a macchia di leopardo che trasformerebbe l'Udc nell'ago della bilancia. Preferirebbe un'alleanza su tutte le regioni interessate alle elezioni. All'Udc verrebbe prospettata la possibilità di avere un candidato presidente regionale e l'ingresso nel governo. Un'alleanza di questo tipo rimetterebbe il Pdl al centro della scena politica ridimensionando il ruolo della Lega. Questa strategia però presuppone che l'Udc dia una risposta concreta: un sì o un no. In caso di rifiuto o di temporeggiamento c'è l'ipotesi di far partire una offensiva mediatica volta a schiacciare l'Udc a sinistra, a rappresentare il partito di Casini come un alleato della sinistra e a favorirne la spaccatura. La campagna mediatica inoltre punterebbe a intercettare quei voti centristi transfughi dal Pd e che non si riconoscerebbero più nella guida di Casini. Fatta così, sulla carta, la manovra potrebbe pure funzionare. Sarebbe per Berlusconi il pretesto per liberarsi dell'Udc. C'è chi nel Pdl, soprattutto dentro An, non ha mai creduto veramente che Casini sia recuperabile e soprattutto che il leader dell'Udc sia disponibile a tornare sui suoi passi dopo che per due tornate elettorali ha dimostrato di avere uno zoccolo duro inattaccabile. Ed è su questo che Casini conta. Le leggi elettorali regionali sono diversificate; non tutte hanno lo sbarramento, alcune lo hanno con una soglia bassa e altre hanno il premio di maggioranza. Tale scenario consentirebbe a Casini di posizionarsi bene nelle regioni sotto elezioni e continuare ad avere un peso nella scena politica. E Berlusconi sa che per conquistare Lazio, Marche, Puglia e Piemonte è fondamentale l'alleanza con l'Udc. Ma è anche consapevole che con l'Udc i patti vanno chiariti a monte per evitare di avere, all'indomani del risultato elettorale, il cappio al collo. Il premier ha quindi davanti due strade ed su queste che sta ragionando in questi giorni di riflessione prima della ripresa autunnale: spingere l'Udc verso la sinistra e affrontare senza Casini le elezioni regionali o fare un'offerta al centrista, di quelle che non si possono rifiutare.

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