Il Pdl in Liguria a caccia della vittoria
E non si tratta della solita boutade estiva, questa volta il sogno potrebbe diventare realtà. Ne è certo il genovese Michele Scandroglio, deputato del Pdl: «Siamo avanti in tutto. Abbiamo già trovato la quadra su Sandro Biasotti, un candidato che piace all'intera coalizione di centrodestra. Siamo già pronti a partire con la campagna elettorale. Invece dall'altra parte, la situazione è veramente triste. Sono spaccati. Il governatore uscente, il democratico, Claudio Burlando è a capo di una maggioranza quanto mai eterogenea che va dai comunisti a quelli dell'Udc. Poi c'è il sindaco di Genova, Marta Vincenzi, che vuole il suo posto. Ne vedremo delle belle. Così mentre noi stiamo già pensando alla campagna elettorale, loro devono ancora capire chi candidare. Non sarà una passeggiata vincere, ma il risultato di Savona, dove si è impegnato in prima persona il ministro dello Sviluppo economico Claudio Scajola, ci fa capire che tutto può accadere». E proprio da quella vittoria bisogna partire per capire l'ottimismo del centrodestra. Dopo tanti governi di centrosinistra la coalizione di centrodestra, capeggiata da Angelo Vaccarezza, è riuscita a conquistare la presidenza della provincia di Savona. Un dato che ha confermato il voto delle Europee che incoronarono il Pdl come il primo partito della Liguria con il 34,4% dei consensi, staccando di cinque punti percentuali il Pd. A questo poi vanno aggiunti i problemi all'interno della maggioranza. Spiega Scandroglio: «Il "mussiano" Giacomo Runzitti, presidente del consiglio regionale, oltre a non aver preso la tessera del Pd, ha già accennato di non volersi ricandidare. Per non parlare dell'Udc. Un partito trasformista. Erano all'opposizione con noi e poi sono entrati in maggioranza creando qualche mal di pancia sia all'Idv che alla sinistra radicale che non li vogliono in coalizione». Problemi che si ripercuotono anche sul territorio. Continua Scandroglio: «Da quello che mi risulta, il senatore del Pd, Claudio Gustavino, non ha nemmeno rinnovato la tessera al partito. Con questo scenario di liti e abbandoni, è logico che siamo fiduciosi. I sondaggi ci danno ancora qualche punto sotto rispetto all'intera maggioranza di Burlando che ricordo va dall'Udc ai comunisti. Ma il vento è cambiato anche qui. Con la Lega al 10% e le liste civiche che ci stanno chiedendo di correre con noi, a marzo forse aggiungeremo un'altra Regione nello scacchiere di quelle governate dal centrodestra».